Accademia Italiana della Marina Mercantile: il nuovo Piano di Valutazione e Sviluppo 2022-2025 con un forte accento sulla transizione tecnologica e sulle soft skill”

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Genova – La Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile ha presentato a Genova il nuovo “Piano di Valutazione e Sviluppo Strategico 2022-2025”.

E’ un piano improntato ad “una visione ampia, con un forte accento sulla transizione formativa in ambito tecnologico e sulle soft skill”. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Ilaria Cavo, Assessore alla Scuola, Università e Formazione della Regione Liguria, Francesco Maresca, Assessore allo Sviluppo Economico Portuale e Logistico del Comune di Genova.

Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione, ha inviato un saluto istituzionale. Paola Vidotto, Direttore dell’Accademia della Marina Mercantile, ha affermato che “Questo Piano rappresenta una base ideale su cui costruire il futuro non soltanto della formazione, ma dell’Accademia stessa. Lavoreremo per utilizzare al massimo le nostre sedi, andando a potenziare le attività di Villa Figoli des Geneys di Arenzano, ma anche per dare il massimo slancio ai nuovi simulatori di Coperta e Macchina, inaugurati la scorsa estate. La formazione sta mutando, così come le necessità delle aziende e dei territori. Il nostro compito sarà quello di saper rispondere in anticipo, supportando nella transizione del lavoro chi è già occupato, e trasmettendo le capacità necessarie a chi entrerà nel mondo del lavoro”.

Nell’ultimo triennio l’offerta formativa dell’Accademia, articolata nelle 3 macro-aree dei percorsi ITS, FSE e nei corsi di IMSSEA ed Ente Radar, ha prodotto 3.422 allieve e allievi con oltre 120mila ore di formazione impartite da oltre 300 docenti in collaborazione con oltre 100 aziende.

Gli obiettivi per il periodo 2022-2025, così come spiegato durante la presentazione, consisteranno nel migliorare le performance, le competenze tecnologiche e digitali delle allieve e degli allievi destinati alla conduzione dei mezzi, navali e ferroviari; nel creare nuove figure capaci di gestire l’impatto dei cambiamenti in corso e futuri nel settore portuale e dei trasporti; nell’ascoltare il territorio e i fabbisogni  formativi delle aziende per attivare percorsi di formazione continua.

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