“Il destino dei porti è inscindibile da quello delle città e dei territori – si legge nella relazione al Pot (Piano Opere Triennale) – per cui il ruolo dell’Autorità di Sistema Portuale è quello di costituire un ponte fra porti e le città che li circondano.
di Mario Sommariva
Il destino dei porti è inscindibile da quello delle città e dei territori che li circondano. In una visione siffatta il ruolo dell’Autorità di Sistema Portuale è quello di costituire un ponte fra il porto e la città.
Già con l’adozione del PRP vigente, l’allora Autorità Portuale della Spezia aveva destinato la parte del porto mercantile più prossima al centro storico cittadino, ad aree destinate ad ampliare il fronte mare della città.
L’intera Calata Paita sarà interessata da opere di trasformazione profonda: il varco San Cipriano diverrà il nuovo limite ovest dell’area mercantile, la calata sarà interessata dai lavori di realizzazione della nuova Stazione Marittima per navi da crociera e, più in generale, dalla riqualificazione dell’intero waterfront cittadino, in attuazione delle previsioni dello strumento urbanistico comunale, al quale il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema dell’AdSP MLOr approvato nel 2020 demanda la pianificazione delle aree classificate di interfaccia porto-città.
L’AdSP ha sottoscritto protocolli operativi con il Comune della Spezia volti a identificare alcuni interventi del waterfront che potranno essere realizzati in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale: in merito si citano la riqualificazione del molo Italia, ormai prossima alla conclusione, la riqualificazione di edifici del demanio marittimo alla radice della banchina Thaon de Revel, il miglioramento della circolazione in corrispondenza dell’intersezione stradale fra Viale Italia, Via San Cipriano e Viale San Bartolomeo e la riqualificazione del tratto stradale antistante i cantieri navali, il cosiddetto “Miglio Blu”.
Il nuovo waterfront cittadino sarà, dunque, presto interessato da nuove funzioni caratterizzanti, rivolte soprattutto all’accoglienza turistica ed alla ricollocazione di funzioni ricreative e urbane: oltre alla nuova stazione crocieristica, con significative porzioni aperte alla città oltreché all’accoglienza dei passeggeri, potranno trovare collocazione nel nuovo waterfront anche strutture alberghiere e museali, attività commerciali e/o residenziali, strutture per istituti scolastici e nuovi spazi pubblici attrezzati a parco urbano, favorendo l’interazione tra la città ed il “suo” mare ed ampliando, nel contempo, l’offerta ricettiva e la capacità attrattiva del capoluogo verso nuovi flussi turistici.
Nell’arco del prossimo triennio sarà indispensabile definire, in modo compatibile e coordinato con gli interventi già programmati, un progetto di sistemazione complessivo e condiviso, in modo che lo stesso possa essere valutato dai possibili investitori interessati. Questo è quindi uno dei temi sfidanti del prossimo futuro, al quale sarà necessario lavorare congiuntamente con tutti i soggetti sopra citati, già coinvolti in queste prime fasi operative.
Tuttavia, nelle more della completa definizione degli assetti da conferire alle aree restituite alla città, l’AdSP MLOr ha condiviso con il terminalista LSCT un percorso di restituzione progressiva delle aree di Calata Paita, che ha trovato formale impegno nell’accordo procedimentale sottoscritto di recente. L’accordo prevede che già alla fine del 2021 una prima porzione di 5.000 mq del piazzale alla estremità di ponente di banchina Paita venga restituita all’AdSP MLOr, che provvederà a eseguirvi, nei primi mesi del 2022, gli interventi necessari per aprire l’area alla pubblica fruibilità, attrezzandola con strutture temporanee e arredi.
La seconda fase di restituzione riguarderà una ulteriore porzione del piazzale, allo scopo di installarvi gli apprestamenti del cantiere per la costruzione del nuovo molo crociere, e troverà attuazione nel corso del 2022. Infine, la terza e ultima fase coinciderà con la restituzione di tutte le aree rimanenti, che avverrà in tempi coerenti con l’avanzamento dei lavori di costruzione sia del molo crociere che della nuova stazione passeggeri.
Un parallelo importante sviluppo riguarderà il porto di Marina di Carrara, che già nel 2022 assisterà all’avvio dei lavori riguardanti gli ambiti 1, 2 e 4 dell’importante progetto di riassetto del “Water Front”, redatto in accordo con il Comune di Carrara e con la Regione Toscana. Il progetto è suddiviso in quattro lotti dedicati principalmente alla riqualificazione di aree a servizio della città e al miglioramento degli accessi al porto. L’investimento complessivo relativo agli ambiti sopra indicati ammonta a €. 33.370.000,00 e trova parziale finanziamento nel Fondo complementare al PNRR, che vincola rigidamente i tempi di realizzazione delle opere.
Relativamente al lotto 3, su richiesta del Comune di Carrara, si è concordata una revisione del progetto, che potrà essere attivata a partire dal prossimo anno.
(13 – continua)