Agli World Superyachts Awards primeggiano i cantieri dell’area La Spezia-Marina di Carrara-Viareggio

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Istambul – Tra le migliori imbarcazioni agli World Superyachts Awards di Boat International ecco le italiane,  e in particolare quelle dei cantieri dell’area La Spezia-Marina di Carrara-Viareggio, premiate.

Si è già parlato della performance straordinaria del Rush di Baglietto, superyacht di 41,7 metri, al primo posto tra i semi-displacement or planing motor yachts tra i 35 e i 41.9 metri, che non è stato il solo a conquistarsi l’alloro.

La giuria ha premiato infatti il motoryacht of the year il 74,85 metri Kensho, l’ Admiral di The Italian Sea Group e disegnato esteriormente da Azure Yacht Design & Naval Architecture e archineers.berlin, con interni del francese Jouin Manku. Un progetto nato da precise richieste dell’armatore, che, prima di affidare la commessa, ha studiato un centinaio di yacht famosi in tutto il mondo premiato insieme alla palma nella categoria displacement motor yachts da 1.500GT in su), a cui ha concorso anche il sistema di propulsione ibrido diesel-elettrico.

Nella categoria displacement motor yachts da 499 GT e oltre tra i 30 e i 39.9 metri, il premio è stato assegnato a Benetti con Unknown, superyacht di 34,36 metri, la cui architettura navale è stata progettata dal cantiere con Ausonio Naval Architecture (esterni di RWD e interni di Bonetti/Kozerski Architecture).

Altro riconoscimento è andato al Cantiere Delle Marche con Acala (architettura navale Hydro Tec, esterni Horacio Bozzo Design, interni Simon Hamui Design Studio), nella categoria displacement motor yachts da 499GT e oltre tra i 40 e i 44.9 metri.

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