LA SPEZIA – Quattro domande sull’attualità e soprattutto sul futuro della portualità e della logistica.
Sono quelle che ha posto su Città della Spezia Thomas De Luca al Vice Presidente della Confindustria spezzina e Presidente dell’Associazione spedizionieri della Spezia Alessandro Laghezza che ha di recente raccolto il testimone di Andrea Fontana.
Premesso che – dice Laghezza – “non pensavo che l’avrei rifatto, ma il momento è particolare e penso sia giusto dare il mio contributo. Non lo faccio certo per la carica ma per mettere al servizio del porto al mia esperienza”, la prima risposta è alla domanda qual è la sfida che si pone come obiettivo principale da centrare nel corso di questo mandato?. Alla quale Laghezza risponde richiamando il ruolo storico delle aziende e degli imprenditori che “sono l’unica costante degli ultimi 30/40 anni. Si sono avvicendati presidenti dell’Authority e manager ma la comunità portuale è stata decisiva per la crescita con centinaia di dipendenti, sul territorio e in altre realtà italiane”.
Insiste poi Laghezza (la domanda è dal suo punto di vista di titolare di un gruppo che opera in altri porti italiani, come vede quello spezzino a confronto con gli altri?) su “La Spezia continua ad avere fattori di competitività e attrazione straordinari” e li elenca, li spiega e li sviluppa, per concludere che di fronte a “un calo dei volumi superiore a quello che si registra in altri porti, dobbiamo interrogarci e trovare tutti insieme soluzioni per invertire questo trend. Non lo deve fare solamente l’Adsp, né soltanto il terminal. Lo dobbiamo fare tutti insieme”.
Sulle Dogane fondamentale ingranaggio del sistema portuale, Laghezza dice che “sono state un fattore di competitività e crescita fornendo risposte efficaci e importanti” anche “dal Covid in poi la spinta del decennio 2010-2020 è un po’ calata, tanto a livello nazionale che locale” per cui “nei rapporti con le Dogane c’è da tornare a costruire per ritrovare la coesione e la collaborazione fra le varie componenti della portualità, dalle Dogane appunto a noi spedizionieri e agenti sino ad arrivare ad Adsp e Lsct. In questo ho fiducia nel nuovo amministratore delegato di Lsct Gasselin, così come peraltro nel presidente di Adsp Mario Sommariva, che stimo”.
Sulle risorse del Pnrr infine Laghezza osserva che “le infrastrutture hanno tempi poco compatibili con quelli del Pnrr” per cui vede “un po’ di difficoltà nella possibilità di portare a termine progetti che sono tendenzialmente più lenti, ma per la nostra categoria sono importanti gli investimenti che verranno fatti sulla digitalizzazione, che avrà un impatto sulla competitività”. Tuttavia. “Tuttavia la diga di Genova, il Terzo valico e la Pontremolese rimangono infrastrutture di cui si avverte un gran bisogno”.
L’intervista integrale è pubblicata su cittàdellaspezia.