Arriva via mare dal Porto di Marina di Carrara il materiale lapideo, residuo della lavorazione delle cave del marmo, per il riempimento della nuova calata di Fincantieri

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MARINA DI CARRARA – Genova – Entrano nel vivo le operazioni di riempimento della nuova calata dei Cantieri navali Fincantieri di Sestri Ponente.

Il materiale lapideo utilizzato, per non impattare sul traffico cittadino, arriva prevalentemente via mare dalla Marina di Carrara. È tutto materiale recuperato, nell’ottica del rispetto dell’economia circolare: è infatti un residuo della lavorazione delle cave del marmo.

Il progetto (denominato: “Realizzazione della nuova calata ad uso cantieristico navale all’interno del Porto Petroli di Genova Sestri Ponente e sistemazione idraulica del torrente Molinassi 2° lotto 2° stralcio”) fa parte del programma straordinario di interventi previsto dal Decreto Genova.

Soggetto attuatore è il Comune di Genova e i lavori sono realizzati dal Raggruppamento temporaneo delle imprese Rti Fincosit srl, Consorzio Stabile Grandi Lavori scrl, Consorzio Integra Soc. Coop e Icm spa.

L’opera prevede la realizzazione di una nuova colmata a mare che si estende dall’esistente stabilimento Fincantineri verso Ponente per una superfcie totale di 90 mila metri quadrati. Il materiale del riempimento (1.600.000 tonnellate) viene trasportato via nave che ha una capacità di circa 10 mila tonnellate in base alle condizioni meteo marine ha un ciclo di carico-scarico che si articola sulle 48 ore.

E’ prevista la realizzazione di due vie di corsa in cemento armato fondate su pali di grande diametro (1500/1200 mm) di lunghezza di 210e 170 metri per l’installazione di gru di servizio. I tempi di realizzazione per completare la nuova colmata sono stimati in 559 giorni che corrispondono a 19 mesi.

La zona delle lavorazioni è funzionale allo sviluppo dei lotti successivi a questa prima area e servirà per spostare alcune attività già in essere nei canteri navali di Sestri, per consentire così di lavorare alla realizzazione del nuovo bacino di carenaggio che si svilupperà più a Levante.

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