Attacchi Houthi: i primi ritardi anche alla Spezia negli arrivi delle navi da Oriente

Tempo di lettura: < 1 minuto

LA SPEZIA – Cominciano a farsi sentire gli effetti della rinuncia, per motivi di sicurezza, delle maggior compagnie di navigazione di far transitare le loro navi dal Mar Rosso per entrare, via Canale di Suez, nel Mediterraneo.

A farsi sentire, insieme all’aumento a catena dei costi di carburante e dei noli, sono anche i vuoti che si stanno creando nelle tabelle degli arrivi nei porti, compreso quello della Spezia, nel caso di terminali dei container provenienti dalle rotte dell’Asia.

La portacontainer Thalassa Avra di Evergreen  partita da Singapore e attesa, per fare un esempio concreto,  dall’Oriente per la prima settimana di gennaio nel Porto della Spezia arriverà al terminal verso il 20 gennaio, in un sensibile ritardo per i giorni in più occorrenti per la circumnavigazione dell’Africa e il suo rientro nel Mediterraneo da Gibilterra invece che da Suez.

E questo mentre si sta preparando una forza navale multinazionale (alla quale ha aderito anche l’Italia) per proteggere la navigazione da e per il Mar Rosso dai ribelli filoiraniani Houthi dello Yemen, i quali hanno già fatto sapere che non fermeranno gli attacchi alle navi nonostante appunto l’annuncio Usa di una nuova forza di protezione marittima.

 

Condividi :

Altri Articoli :

Iscriviti alla nostra newsletter