Mar Rosso – Gli Houthi hanno attaccato per la prima volta direttamente l’Italia nel Mar Rosso lanciando un drone verso il cacciatorpediniere della Marina Militare Caio Duilio comandata dal contrammiraglio Stefano Costantino..
Il drone, lanciato dallo Yemen, è stato abbattuto a sei chilometri di distanza dalla nave armata da tre cannoni, due mitragliere, un sistema missilistico antiaereo, due lanciarazzi, due lanciasiluri antisommergibile e un elicottero.
I ribelli yemeniti avevano effettuato raid solo verso unità statunitensi e britanniche. Il Duilio, nell’area da inizio febbraio, ha preso il posto della fregata Martinengo che tre settimane fa ha ricevuto il comando dell’operazione europea Atalanta.
Gli osservatori rilevano che l’attacco di oggi diretto a un nave militare italiana appare essere un guanto di sfida lanciato dagli Houthi non solo all’Italia, ma all’Europa intera. Ricordiamo che il Duilio, sarà l’ammiraglia che comanderà la flotta dell’altra missione europea, la Aspides, decisa il 19 febbraio scorso e in attesa del passaggio parlamentare che darà ufficialmente il comando all’ammiraglio Costantino. La prima discussione in Senato è stata calendarizzata per il prossimo 5 marzo.
Già nelle passate settimane il gruppo terroristico aveva avvertito che, assumendo il comando di Aspides, “l’Italia mette a repentaglio la sicurezza delle sue navi militari e commerciali”.
Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha parlato di “grave violazione del diritto internazionale” e di “attentato alla sicurezza dei traffici marittimi”. E che “questi attacchi sono parte di una guerra ibrida, che usa ogni possibilità, non solo militare, per danneggiare alcuni Paesi e agevolarne altri”.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha evidenziato il ruolo della Marina Militare che “difende il diritto alla libera navigazione nel Mar Rosso dagli attacchi degli Houthi”.