Augusto Cosulich a gamba tesa sulla difficile situazione di congestione che caratterizza il gate di accesso al Terminal contenitori di Calata Sanità (Sech) di Genova. Situazione che ha portato a giornate di crisi assoluta del traffico, accesso bloccato al gate per code e attese fino a 8 ore solo per percorrere quei 700 metri dell’accesso di San Benigno al gate del Terminal Sech.
Il presidente e Ceo del Gruppo Cosulich evidenzia che i venerdì neri che si ripetono con la conseguenza che gli autisti e le società dell’autotrasporto si rifiutano di andare in quel terminal – rileva Cosulich – come riportato da The Meditelegraph: «Chi ci va chiederà una addizionale di 250 euro».
L’imprenditore esprime tutta la sua forte preoccupazione per una situazione di sofferenza logistica, che è il risultato di una sovrapposizione di criticità. Alla mancanza di autisti si aggiunge adesso anche l’extra costo, fattori che rischiano di mettere in discussione la competitività del porto e, creare una situazione di congestione estesa anche per gli altri terminal del Porto Vecchio, Genoa Port Terminal e Bettolo.
E punta l’indice sull’operazione PSA diventare l’azionista di maggioranza del terminal Sec che manifesta quel è il vero pericolo di concedere monopoli. Con l’accusa al gruppo di continuare a massimizzare i guadagni senza investire a favore della logistica.
Conclusione? Augusto Cosulich teme che si torni alle proteste nella Compagine portuale, già scossa dai profondi conflitti tra terminalisti nella rincorsa all’acquisizione degli spazi.