Roma – Si sa, gli autisti di mezzi pesanti mancano in Europa e anche se in misura meno drammatica in Italia, dove, si assicura, qualcosa sta fortunatamente cambiando.
Ce ne siamo ovviamente occupati più volte nei mesi scorsi a cominciare dall’Inghilterra dove per il trasporto delle derrate alimentari il governo è stato costretto a impiegare l’Esercito.
Pur rimanendo questa carenza grave in Italia qualcosa sta cambiando. E quanto emerso dall’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio e dallo studio realizzato da Ispi, presentati al 7° Forum Internazionale Conftrasporto-Confcommercio.
Che ha osservato: “Mentre aumenta la domanda di servizi logistici, si fa acuta la difficoltà di reperire personale specializzato: solo nell’autotrasporto, in Europa mancano 400mila autisti, con punte massime nel Regno Unito (-100mila) e in Polonia (-80mila). In Germania ne mancano 80mila, in Francia 34mila, in Italia circa 20mila.
Questo il quadro. Dal quale invece emergono nel nostro Paese dati incoraggianti: il numero delle nuove patenti per guidare i Tir (CQC) rilasciate in Italia è in crescita costante. Nel 2015 le nuove Carte di Qualificazione del Conducente merci erano 4.486; nel 2021 se ne sono raggiunte 14mila, e il 2022 sembra proiettato a un ulteriore aumento.
Crescono anche le nuove patenti C, passate – sempre in Italia – dalle circa 15mila del 2015 alle oltre 20mila del 2022. Le aspettative di trovare un impiego e le iniziative di alcune Regioni per favorire la formazione stanno dando buoni risultati.
Altri miglioramenti si attendono con l’entrata a regime del buono patente autotrasporto, che, grazie alle richieste di Conftrasporto e della categoria, fornirà un voucher pari all’80% del costo delle patenti C, D, E, e CQC.
Il commento è questo: “Una boccata di ossigeno per le imprese di autotrasporto e logistica, che in Italia cambiano pelle diventando più strutturate: meno padroncini, più società di capitali. Secondo l’Ufficio Studi Confcommercio, c’è una potente riorganizzazione delle imprese che fa crescere la produttività sistemica e dei fattori di produzione proprio in questo settore: mentre l’economia nel complesso perde il 10,2% di ditte individuali, il comparto ne perde quasi un terzo e, a compensazione di questo, se l’economia guadagna il 44,7% di società di capitali autotrasporto e logistica ne guadagnano quasi il 58%”.