Autotrasporto nella morsa di due emergenze: prezzo dei carburanti ancora in salita e carenza di autisti

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Roma – Caro carburanti: la Federazione degli Autotrasportatori Italiani (Fai) – che fa capo a Conftrasporto-Confcommercio – chiede al Governo di intervenire per non far gravare gli aumenti esclusivamente sulle imprese dell’autotrasporto.

“Il prezzo del carburante incide sui costi di esercizio per un terzo – spiega il segretario generale della Fai-Conftrasporto Andrea Manfron – Ogni aumento del 10% ha quindi un impatto di circa il 3% sui costi dell’impresa. Se il prezzo del gasolio nell’ultimo anno e mezzo è cresciuto del 30%, ecco che l’impresa ha subìto un aumento dei costi del 10%. Un incremento che difficilmente si riesce a condividere o a ribaltare sulla committenza, con il risultato che tutti gli aumenti stanno gravando quasi esclusivamente sul settore dell’autotrasporto”.

“Un settore che, secondo le stime di Confcommercio, consuma circa 20 miliardi di litri di gasolio all’anno, e per il quale questi aumenti significano un maggior costo su base annuale pari a 7 miliardi di euro – prosegue Manfron – D’altra parte, sul fronte dei carburanti alternativi, la crescita vertiginosa dei prezzi del Gas Naturale Liquefatto (GNL), che in un anno sono più che raddoppiati, rende, di fatto, economicamente inutilizzabile questo tipo di soluzione che è meno inquinante rispetto a quella dei carburanti ‘tradizionali’. Il risultato è che tanti veicoli alimentati a Gnl, sebbene più sostenibili e di recente acquisto, sono costretti paradossalmente a rimanere fermi nei piazzali delle imprese”.

Il problema del caro-carburanti si somma alla cronica carenza di autisti, un fenomeno non esclusivamente italiano, che sta mettendo in seria difficoltà le imprese dell’autotrasporto.

Si stima che nel nostro Paese manchino fra i 20mila e i 35mila conducenti. Fra le cause, il mancato cambio generazionale.

Ma c’è anche una certa difficoltà nel far incontrare domanda e offerta”, afferma il presidente di Fai Liguria Davide Falteri, alla guida anche di una realtà che ha dato vita a una piattaforma con l’obiettivo di agevolare l’incontro tra le imprese e gli aspiranti autisti.

Si chiama Global Recruitment (https://www.consorzioglobal.com/global-recruitment/) (che riunisce oltre 800 aziende del trasporto terrestre, marittimo e della logistica), e – con l’iscrizione di circa 300 autisti e un evento formativo in programma il 10 febbraio – è una delle proposte messe in campo per tentare di risolvere problema.

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