LA SPEZIA – È allarme povertà per i pensionati di fronte al caro bollette, in particolare quelle del gas e dell’energia elettrica.
Quest’anno il costo dell’energia assorbirà più di una mensilità dell’assegno pensionistico medio. Il rischio è che gli anziani siano costretti a tagliare spese di prima necessità, come le cure mediche, o a non riscaldarsi e a non usare gli elettrodomestici. Secondo CNA Pensionati i correttivi del governo per alleggerire le bollette si dimostreranno insufficienti: servono misure ad hoc per dare una mano agli ultra 65enni in difficoltà.
Prima di tutto, quindi, è necessaria la riforma rapida e drastica della struttura della bolletta, per garantire una distribuzione più equa degli oneri generali di sistema, che oggi incidono fino al 50% tra le diverse categorie di utenti, e una spesa legata all’effettivo consumo.
Con questi drastici aumenti si rischia inoltre di azzerare la protezione dal caro energia per gli utenti più vulnerabili che potranno usufruire del beneficio del bonus sociale per lo sconto delle bollette di luce e gas.
Bonus gestito direttamente dall’Arera – l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente – e che proprio a partire da quest’anno verrà riconosciuto in maniera automatica agli aventi diritto, tra cui i pensionati con redditi medio-bassi.
“Occorre intervenire subito con interventi straordinari a tutela della nostra categoria – conclude il Presidente di CNA Pensionati La Spezia Claudio Pomodoro – altrimenti ancora una volta gli anziani più fragili diventeranno bersaglio di una delle tante situazioni difficili che sta vivendo il Paese”.