“Caro ministro Garavaglia i porti turistici sono fuori dalla direttiva Bolkestein”, firmato Confindustria Nautica

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Genova – “Le concessioni per la costruzione e la gestione dei porti turistici si collocano al di fuori sia della direttiva Bolkestein, sia della direttiva Concessioni, come riconosciuto dalla stessa Corte di Giustizia UE che le ha assimilate alla locazione di beni immobili”.

Lo ha detto e ripetuto Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica, in occasione del confronto “Prospettive del turismo in Liguria”, a cui era presente il  ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, sul tema della riforma del demanio.

“Per questo – ha aggiunto Cecchi – abbiamo ribadito al ministro Garavaglia che, pur in un’ottica di riforma della materia, i criteri e i principi direttivi che si vanno delineando nella Legge Concorrenza devono tenere conto delle specificità delle infrastrutture della portualità turistica”.

Nel corso del confronto è stato spiegato inoltre che “C’è an che una questione di bilanciamento fra interessi contrapposti. Il Codice della Navigazione si basava infatti sul perfetto equilibrio tra il diritto di insistenza (rinnovo pressoché automatico), da un lato, e l’assenza di risarcimento per il concessionario uscente, dall’altro”.

Ora, “venuto meno tale equilibrio con la cancellazione del primo elemento, tanto più con l’introduzione delle misure selettive previste dal governo al concessionario uscente deve essere riconosciuto il pieno valore aziendale. In omaggio al dettato della Direttiva Bolkestein, Confindustria Nautica ritiene inoltre che qualsiasi nuovo regime debba introdurre una normativa conforme a quella degli Stati UE concorrenti, tale da non creare distorsioni del mercato”.

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