Roma – “Condividiamo la norma che esclude l’autotrasporto merci dall’ambito delle competenze dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) e, conseguentemente, sopprime l’obbligo contributivo a carico delle imprese di autotrasporto merci”.
Così Giuseppe Mele, Direttore Generale Confetra, in audizione alle Commissioni VIII e IX del Senato sul disegno di legge di conversione del decreto asset (DL n. 104/2023).
“Altrettanto condivisibili sono soprattutto le motivazioni, in quanto settore già regolato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) e liberalizzato, svolto in regime di libero mercato. Tuttavia – prosegue Mele – per questi stessi motivi tale misura va estesa alle altre attività – principali, accessorie e connesse – di trasporto, movimentazione logistica e spedizioni delle merci, tutte ugualmente liberalizzate e oggetto della competenza regolatoria dello stesso MIT e di altre Amministrazioni competenti.
L’esonero dal pagamento del contributo per le sole imprese di autotrasporto sarebbe discriminatorio per le altre attività del comparto merci – continua Mele – anche perché il mantenimento per queste ultime dell’obbligo contributivo a favore dell’ART configurerebbe un vantaggio economico per l’autotrasporto merci, qualificabile come un aiuto di Stato, in quanto la norma ne ridurrebbe i costi operativi rispetto alle altre attività, che inspiegabilmente restano obbligate alla contribuzione. È necessario quindi – conclude Mele – estendere l’esclusione dalla competenza dell’ART anche alle altre attività di trasporto, logistica e spedizione delle merci e alle attività accessorie e ad esse connesse, operando anche per esse la soppressione dell’obbligo di contribuzione all’Autorità.”