Ci siamo lasciati, nella relazione al Piano Operativo Triennale per i Porti della Spezia e di Marina di Carrara con una conclusione che è da ripetere in sintesi: nel triennio si intravede la crescita del sistema portuale di Marina di Carrara e l’incentivazione del servizio ferroviario per raggiungere il traguardo di 1.000 treni all’anno nel comprensorio di Massa Carrara (Porto e Massa zona industriale). Detto ciò la relazione prosegue su sviluppo delle aree retro portuali e costituzione della ZLS.
di Mario Sommariva
I fattori strategici per l’istituzione della ZLS
L’istituzione di una ZLS dell’AdSP del Mar Ligure Orientale è consentita in virtù dell’articolo n. 48 quinquies del Decreto Semplificazioni convertito in Legge 120/2020 che così stabilisce: “è possibile istituire una seconda ZLS qualora in una regione ricadano più Autorità di Sistema Portuale, e nell’ambito di una di tali Autorità ricadano scali siti in regioni differenti.”
Questo emendamento, inserito nel Decreto Semplificazioni, dà quindi la possibilità di istituire una ZLS del Mar Ligure Orientale comprendente il Porto della Spezia e le aree logistiche ad esso territorialmente connesse.
In considerazione della conformazione geografica del territorio e delle connessioni infrastrutturali e logistiche dei porti ricompresi nell’AdSP del Mar Ligure Orientale, con particolare riferimento al porto della Spezia, l’istituzione della ZLS dovrà ricomprendere il naturale tessuto portuale e retroportuale dello scalo spezzino mettendo in connessione aree logistico produttive della Liguria ed Emilia Romagna.
La ZLS dovrà quindi ricomprendere aree situate sia nel territorio ligure che in quello emiliano che manifestino un nesso economico-funzionale con il Porto della Spezia.
L’istituzione di una ZLS dell’AdSP del Mar Ligure Orientale, oltre a dare impulso alla struttura imprenditoriale esistente, valorizzandone le caratteristiche e funzionalità, ha lo scopo di attrarre nuove attività logistico produttive che potranno esprimere, nelle aree ricomprese nella ZLS, la loro vocazione in diretto collegamento con le attività proprie degli scali ricompresi nel sistema portuale. La ZLS rappresenterà di fatto un’integrazione di carattere funzionale ed economico tra territori che sono già connessi dal punto di vista infrastrutturale e per vocazione logistica.
Tra i fattori strategici correlati all’istituzione della ZLS, riveste particolare importanza l’asse infrastrutturale “Pontremolese” che rappresenta il naturale collegamento dei territori ricompresi nel sistema logistico di riferimento del Porto della Spezia che, dal retroporto di Santo Stefano di Magra, si estendono lungo la direttrice verso Parma.
La direttrice ferroviaria, inserita nelle opere strategiche e nel programma “Italia Veloce” e oggetto di nomina di un Commissario Straordinario, si configura infatti quale naturale corridoio logistico del porto della Spezia verso l’hinterland.
L’istituzione di una ZLS che ricomprenda territori naturalmente collegati dalla linea ferroviaria La Spezia – Parma, il cui potenziamento è fortemente sostenuto dalle Regioni Liguria ed Emilia Romagna e dai comuni che si snodano lungo la linea, rappresenta un’opportunità ulteriore di valorizzazione di questa infrastruttura strategica per lo sviluppo logistico ed economico di un’intera area del Paese.
I nodi logistici della ZLS e le loro funzioni in relazione al Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.
Come già evidenziato in precedenza La Spezia si colloca tra i principali scali container italiani, svolgendo il ruolo fondamentale di porto gateway con un mercato di riferimento che è, da sempre, quello legato alle attività manifatturiere e di distribuzione dislocate nella pianura padana. In tali aree si concentra massima parte della produzione industriale (circa 79% del totale nazionale), il massimo grado di apertura ai mercati internazionali e da cui si origina il 70% del volume nazionale di import ed export.
In questo contesto le regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto ne rappresentano senza dubbio i principali interlocutori commerciali.
Tra questi, con una quota del 30%, l’area emiliana ne svolge da anni il ruolo di avamposto per le relazioni commerciali tra il porto spezzino e i mercati interni, in particolare quello comprendente il territorio della provincia di Parma, primario partner diretto nella distribuzione delle merci.
I nodi logistici della ZLS del Mar Ligure Orientale si dispiegano lungo la direttrice La Spezia – Parma, cosiddetta “Pontremolese”, a partire dal porto della Spezia e dalle aree logistiche di Santo Stefano di Magra fino ai Comuni della Provincia di Parma.
Tra i nodi logistici di interesse per i porti del sistema portuale, rientra anche il territorio di Piacenza. Il Protocollo d’Intesa, sottoscritto nel 2015 tra Autorità Portuale della Spezia e Comune di Piacenza per la promozione dei rapporti di natura logistico commerciale tra i due territori, che è alla base dell’organizzazione della manifestazione BiLOG, la biennale della logistica che si è già svolta in due edizioni a Piacenza nel 2017 e a la Spezia nel 2019. Questa esperienza costituisce un importante punto di partenza da cui l’AdSP intende proseguire nella costruzione di nuove opportunità di collaborazione e sinergie tra i due territori. Obiettivo dell’AdSP è quello di incrementare l’attrattività del porto della Spezia e del porto di Marina di Carrara, nei confronti del territorio di Piacenza e nello stesso tempo offrire nuovi servizi alle aziende operanti nel corridoio logistico. Nell’ambito di questa iniziativa l’AdSP intende rafforzare la collaborazione con Piacenza Expo S.p.A., anche attraverso la partecipazione azionaria alla società, che, attraverso i propri soci, rappresenta circa 3000 aziende del territorio di Piacenza operanti nel settore logistico e che utilizzano per il 70% il Porto della Spezia come porto di Import/Export per i propri traffici commerciali.
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