Roma – La ricerca promossa dall’Unrae, l’ Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, che è l’Associazione delle Case automobilistiche estere che operano in Italia, ha aggiornato le stime sulla mancanza di autisti in Italia e i dati continuano ad essere drammatici.
La stima aggiornata parla infatti della mancanza di almeno 25mila autisti di veicoli industriali in Italia. Ma quello che è più grave in prospettiva è che il vuoto potrà aumentare nei prossimi anni già solo per un motivo, semplicemente anagrafico. Che è questo: la metà dei camionisti in attività ha più di cinquant’anni.
Se al progressivo abbandono per limiti di età si aggiunge che il numero dei giovani che scelgono questo mestiere continua ad essere, ai fini del fabbisogno, irrilevante, la carenza non potrà che aumentare.
Basti pensare, per restare all’oggi, che nel solo 2021 hanno lasciato il volante circa diecimila camionisti.
Se l’Italia piange non è che altrove, negli altri Paesi europei, si stia meglio. E se in Gran Bretagna, come abbiamo visto nei mesi scorsi, dove la situazione ha toccato punte inverosimili, stanno aumentando i candidati alle patenti superiori, è anche vero che la situazione di emergenza continua a pesare sui trasporti, come testimoniato dal fatto che sono i militari a guidare i camion che distribuiscono carburanti.
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