Genova – Ameglia – Il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni ha accolto l’istanza di revoca degli arresti domiciliari a Giovanni Toti presentata dall’avvocato Stefano Savi dopo le dimissioni da presidente.
Essendo ormai concluse le indagini, tanto che è già stato chiesto il giudizio immediato, scrive il giudice “possono considerarsi venute meno le esigenze cautelari connesse all’acquisizione e alla genuinità della prova”.
L’ex governatore ligure era recluso nella sua casa di Ameglia dal 7 maggio. Il gip nei prossimi giorni dovrà pronunciarsi sulla richiesta avanzata dalla Procura per il giudizio immediato.
E qui ad Ameglia Giovanni Toti tornato libero ha pronunciato in libertà quello che pensa: “Vi ringrazio per questi tre mesi. Non ero allo Spielberg, ma non è una cosa piacevole sentirsi privati del proprio tempo e della propria libertà. Non è qualcosa di piacevole soprattutto se si pensa di non aver fatto mai qualcosa di male. Ovviamente siamo contenti della decisione presa stamani, secondo me riequilibra alcune decisioni del passato che erano francamente poco comprensibili dal nostro punto di vista”.
E sul processo immediato? “Dal punto di vista del processo non ci siamo opposti né ci opporremo in alcun modo a un processo rapido e veloce perché siamo convinti di poter spiegare tutto quello che c’è. Io credo che mai come in quest’occasione i problemi della giustizia e della politica si siano intersecati. E mi auguro che alla politica sia molto chiaro che quello che a Genova fa parte degli atti di accusa è in realtà qualcosa che è poco comprensibile a me”.
“Ci sono atti legittimi, ci sono finanziamenti legittimi, eppure messi insieme, secondo la Procura, connotano un comportamento criminoso. Questo è qualcosa che mette in discussione l’autonomia della politica sia nei suoi finanziamenti sia nella capacità di incidere sulla realtà. Quindi sarà qualcosa che credo dovrà far discutere non solo nelle aule di giustizia, ma anche nelle aule della politica”.
In un post ha scritto: “Sono mancato per un po’, e soprattutto mi siete mancati tanto. Grazie mille a tutti coloro che in questi 86 giorni tramite la famiglia, l’avvocato, e in ogni modo possibile, mi hanno fatto sentire il loro affetto e la loro vicinanza. È stato il maggior conforto in questi giorni bui”.
E ancora: “Ci difenderemo da ogni accusa, con la coscienza a posto di chi non ha mai intascato un centesimo dei liguri, ma lasciamo una Liguria più ricca: di lavoro, di opportunità, di speranze”.
“Quello che è accaduto in questi tre mesi è un processo alla politica: ai finanziamenti, trasparenti e legali, agli atti, anch’essi legali e legittimi, che abbiamo ritenuto necessari e utili a far crescere la nostra terra. Tutto questo sarà tema di confronto in tribunale. Soprattutto spero sia oggetto di vera e definitiva riflessione della politica. Della politica tutta o, almeno, di coloro che non ritengono di usare opportunisticamente la giustizia a scopo politico. Mai come in questo caso l’autonomia della politica, la sovranità popolare, il suo finanziamento trasparente, la sua possibilità di indirizzare lo sviluppo e la crescita sono stati al centro del confronto tra la giustizia e il potere sovrano che discende dal popolo”.
“Mi sono dimesso, richiamando tutti voi al voto, perché ora tocca ai cittadini decidere invece la sorte della nostra terra: andare avanti con la Liguria protagonista che abbiamo costruito, o consegnarla alla cappa grigia dell’ipocrisia, della cultura del sospetto, dell’immobilismo, della doppia morale capace di oscurare già in questi giorni anche il fulgido sole di agosto. Sarebbe un futuro che, se possibile, appare già peggio del passato che ci siamo lasciati alle spalle”.
E la politica che ha detto? “Grande soddisfazione per un momento tanto atteso”. Così la Lista Toti accoglie la notizia della revoca dei domiciliari per Giovanni Toti, dopo quasi tre mesi in cui ha dovuto dare prova di determinazione e resilienza.
“Speriamo finalmente gli sia dato modo di concentrarsi sulla propria difesa e sulla tutela dei propri diritti. La sua forza e il suo coraggio sono stati un esempio per tutti noi e siamo certi che continuerà a dimostrare la stessa determinazione anche in futuro. La Lista Toti è al suo fianco e lo sostiene in questo percorso. Attendiamo con impazienza il momento in cui potremo rivederlo per affidargli nuovamente le redini del suo partito, certi che la sua guida sarà ancora una volta fondamentale per il nostro futuro”.
Anche Fratelli d’Italia si esprime in una nota a nome del coordinatore regionale ligure Matteo Rosso, dei parlamentari liguri Gianni Berrino e Maria Grazia Frijia, degli assessori regionali Simona Ferro e Augusto Sartori e dei consiglieri regionali Stefano Balleari e Veronica Russo: “Accogliamo positivamente la notizia della revoca della misura cautelare nei confronti di Giovanni Toti, persona con la quale abbiamo lavorato bene in queste due legislature in Regione. Dopo anni di immobilismo, il centrodestra ha dato nuova linfa alla Liguria e tornare indietro sarebbe deleterio per il nostro territorio. Ora attendiamo di fissare un incontro per fare, finalmente, il punto politico insieme”.
“Sono contento che Giovanni Toti sia tornato libero. Rimane la constatazione che sia stato costretto a scegliere tra libertà individuale e dimissioni. Un precedente con modalità anomale per l’assetto democratico del nostro Paese, a ogni livello” dice il deputato e viceministro al Mit Edoardo Rixi.
