Dopo l’allarme lanciato a Lerici , Luigi Merlo, Presidente di Federlogistica, ritorna a Firenze sui rischi di porti e città costiere per l’alzamento del livello del mare

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Luigi Merlo, Presidente di Federlogistica-Conftrasporto, già a “Lerici legge il mare”, il 18 settembre scorso, nel contesto di una tavola rotonda, sul futuro della portualità, aveva lanciato l’allarme sull’alzamento prossimo venturo del livello del mare con il quale la progettualità attuale deve cominciare a tenerne conto o, se volete, deve più che dovrebbe fare i conti.

Lo stesso allarme il Presidente di Federlogistica-Conftrasporto lo ha ripetuto a Firenze alla presentazione del progetto europeo Co.Cli.Co. Invece, al contrario di quello che avviene in Olanda, che da secoli si confronta con il livello del mare e che ha pronto un piano per fare fronte ad ogni eventualità, in Italia non solo non c’è un piano ma non se ne parla, come se il problema non esistesse e come sempre in attesa degli eventi, quando cioè potrà essere troppo tardi.

Eppure, Luigi Merlo lo aveva detto a Lerici e lo ha ripetuto a Firenze all’Earth Technology Expo il rischio che il cambiamento climatico, nei prossimi 20-30 anni , provochi l’innalzamento del mare di almeno e mediamente di trenta centimetri è prevedibile.

E il livello del mare che sale di trenta centimetri, a conti fatti, metterà a rischio la funzionalità di quasi tutti i nostri porti. E’ se Venezia può essere considerato il caso limite. anche altre città costiere, Napoli, Cagliari, Palermo, Genova, Livorno e Brindisi, ne sarebbero interessate.

Con l’Italia che rischia di finire per buona parte sott’acqua o si correrà da subito, dunque dalla nuova progettualità a tenerne conto, o lo scenario sarà di porti non più utilizzabili, di traffici deviati magari in altre nazioni, di spiagge cancellate, di un patrimonio culturale e immobiliare in pericolo.

Nell’attesa di questa consapevolezza Enea e Federlogistica  hanno deciso di passare all’azione con l’avvio di un progetto, insieme ai principali centri di ricerca europei, per la mappatura delle infrastrutture costiere a rischio al fine di individuare le soluzioni tecniche più adeguate.

Nella foto l’intervento di Luigi Merlo, Presidente di Federlogistica-Conftrasporto, al convegno promosso nell’ambito di “Lerici legge il mare”

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