Fermerci in Formazione farà tappa domani alla Spezia per sviluppare il secondo evento del suo progetto

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LA SPEZIA – Fermerci in Formazione sarà domani mattina martedì 2 maggio alla Spezia all’Auditorium dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale dove svilupperà il secondo evento del suo progetto.

I lavori, moderati da Federica Catani (nella foto), Direttore della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica, inizieranno alle 8,30 con i saluti di Mario Sommariva Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, di Giuseppe Rizzi Direttore generale dell’Associazione  Fer Merci, Gloria Rossi Referente per l’Orientamento Usr Liguria, Antonio Fini Dirigente Scolastico Capellini-Sauro.

Seguiranno gli interventi di Federica Catani, Direttore della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica con sedi alla Spezia, Marina di Carrara e Genova, Livio Ravera Amministratore Delegato Mercitalia Shunting & Terminal,  Fabrizio Filippi Direttore Generale Medway, Stefano Fioravanti Responsabile Tecnico e di Formazione  Oceanogate Italia. Le conclusione saranno a affidate all’Assessore Regione Liguria Raul Giampedrone-

Alle 11 è prevista la visita guidata ai siti portuali e retroportuali di interesse ferroviario.

Ricordiamo che Fermerci è l’Associazione che rappresenta gli operatori nel trasporto ferroviario delle merci in Italia.  E’  un’Associazione di sistema che intende rappresentare a livello istituzionale gli interessi di tutti gli attori del settore logistico ferroviario: imprese ferroviarie, terminal ferroviari, operatori multimodali, operatori di ultimo miglio ferroviario, costruttori e detentori di veicoli ferroviari, centri di formazione del personale nel settore ferroviario.

Il Green Deal Europeo e il PNIEC 2030 rappresentano una direzione della politica dei trasporti ormai segnata a livello Europeo e nazionale e la conferma di questo indirizzo è presente anche nella dotazione finanziaria riservata agli investimenti per le infrastrutture ferroviarie contenuta nel PNRR.

Va rimarcato oggi più che mai che il settore della logistica e del trasporto ferroviario, pur rappresentando una quota minoritaria del complesso della mobilità delle merci in Europa, costituisce un comparto economico fondamentale in quanto base imprescindibile di una qualsiasi politica dei trasporti che si ponga obiettivi generali di decarbonizzazione dell’ambiente, “circolarità” dell’economia, sostenibilità della circolazione delle merci e integrazione tra le diverse modalità di trasporto.

Il comparto logistico ferroviario in Italia, ancora oggi, non esprime tutte le sue potenzialità ed è rappresentato da volumi di traffico distanti dalla media Europea (per una quota modale dell’11,9% rispetto a una media UE pari al 16,8% – dati 2020 Eurostat). Fino ad oggi, venti anni di politiche pro-liberalizzazione del mercato, quattro pacchetti di norme europee e interventi legislativi nazionali di sostegno della cura del ferro, non sono bastati per raggiungere gli ambiziosi obiettivi ambientali periodicamente fissati dai legislatori.

Il rapporto della Struttura Transizione Ecologica della Mobilità e delle Infrastrutture (STEMI), rileva che in Italia il settore dei trasporti è responsabile per un quarto delle emissioni di gas serra prodotte. Il settore ferroviario, tuttavia, è caratterizzato da emissioni molto più basse della media per unità di trasporto ed è anche quello più flessibile in termini di diversificazione energetica, grazie all’elettrificazione diretta.

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