Forbes Italia nell’edizione di agosto ha guidato i suoi lettori “alla scoperta del distretto della nautica alla Spezia”

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LA SPEZIA – La prestigiosa rivista Forbes Italia “ha invitato” i suoi lettori, nel numero di agosto, con un articolo a firma di Piera Anna Franini, “alla scoperta del distretto della nautica alla Spezia”.

Partendo dalla cantieristica segmento determinante dell’economia del mare, che in Italia genera 52,4 miliardi di valore aggiunto, ai quali si sommano altri 90,3 miliardi per l’effetto moltiplicatore, pari a 1,7, che sale a 2,5 per la cantieristica, in quanto, come si sa, per ogni euro prodotto, se ne attivano altri 2,5, si arriva al focus della Spezia che brilla in questo campo.

E spiega subito dopo perché brilla: è al primo posto in Italia per incidenza delle imprese dell’economia del mare sul totale provinciale, con più di tremila aziende, di cui il 47,4% nella cantieristica, dove trovano impiego seimila dei 12.600 addetti totali.

E ancora: “L’economia del mare genera alla Spezia 757,3 milioni di euro di valore aggiunto, collocando la città al quarto posto a livello nazionale e al primo nella filiera della cantieristica”.

Un posto di onore è riservato al Miglio blu ricordando che La Spezia si presentò all’Expo Dubai come capitale mondiale della nautica, forte del marchio Miglio Blu-La Spezia Nautical District nel quale si identificano Sanlorenzo Yachts, Riva Ferretti Group, Baglietto, Cantieri Navali della Spezia, The Italian Sea Group, Fincantieri e Antonini Navi, Porto Lotti,  Cmre-Nato,  il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale, scuole di alta formazione,
Una realtà che contribuisce con il suo peso sul fatturato oltre i 7 miliardi, 3,3 dei quali indirizzati all’export, con i quali la nautica italiana ha chiuso., come si è sottolineato più volte, il 2022. Va anche tenuto conto – prosegue l’articolo – che attorno ai cantieri gravita un affastellato mondo che indica  l’intervistato Davide Mazzola, presidente di Cna oltre gli arredi e i prodotti meccanici e cioè la gamma di servizi turistici e portuali, dalle scuole nautiche al trasporto delle imbarcazioni, dal rimessaggio al refit”, “un combinato disposto che vale il 44% del giro d’affari contro il 56% della produzione e che rende la nautica molto più rilevante di quanto emerga dalle statistiche.

Fonte: per la lettura integrale dell’articolo Forbes Italia – rubrica Business – 16 agosto 2023

Nella foto universitari stranieri in visita a un cantiere della nautica alla Spezia

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