Funzionerà l’embargo europeo alla Russia cioè al dieci per cento della produzione mondiale di petrolio?

Tempo di lettura: < 1 minuto

Bruxelles – Da oggi è in vigore una nuova sanzione contro il Cremlino per la guerra in Ucraina: un tetto al prezzo del petrolio russo trasportato via mare e stabilito a 60 dollari al barile, misura che giunge nel quadro dell’intesa del G7 annunciata in estate.

Stiamo parlando di un embargo volto a colpire il 10 per cento della produzione globale di greggio, per cui, come osserva Il Sole24 Ore “è impossibile che l’embargo europeo non lasci conseguenze, a prescindere dall’efficacia o meno del price cap voluto dal G7”.

Il nodo delle trattative nella Ue si è sciolto come si sa quando anche la Polonia ha accettato di convergere sul tetto a 60 dollari al barile  praticamente in linea con le attuali valutazioni del greggio russo Ural.

Che cosa succederà da oggi in poi nel mercato mondiale del petrolio e fatta la regola sono da giorni diverse le ipotesi sulle quali ci si affatica sulle vie che, da parte russa, saranno utilizzate per aggirare questa ulteriore pesante sanzione.

Condividi :

Altri Articoli :

Iscriviti alla nostra newsletter