MARINA DI CARRARA – CAGLIARI – Al via un nuovo magazzino nel Porto Canale di Cagliari di Grendi, la prima azienda che ha presentato un progetto nell’area operativa della Zes (Zona Economica Speciale) della Sardegna.
Grendi nel corso dell’esercizio 2022 ha acquisito dal Cacip, Consorzio industriale di Cagliari, terreni adiacenti al capannone attualmente in utilizzo a Cagliari in località Porto Canale – per complessivi 34.000 metri quadri – quale sedime di costruzione del nuovo magazzino di 10.000 metri quadri che sarà ultimato, presumibilmente, intorno a febbraio e prevede un investimento di circa 10 milioni di euro.
“Siamo la prima azienda a cogliere le opportunità delle Zone Economiche Speciali sarde da poco operative – dice e spiega Sabrina Passione, direttore Amministrazione e Finanza del Gruppo Grendi – con la realizzazione del nuovo magazzino a Porto Canale raddoppiamo la capacità di deposito del Gruppo in Sardegna e mettiamo a disposizione le nostre competenze di logistica integrata per tutte le altre iniziative imprenditoriali che possano favorire il successo di questo modello economico e il rilancio dell’economia della regione. Un’opportunità su cui abbiamo lavorato intensamente riuscendo a coinvolgere il Banco di Sardegna, Gruppo Bper con il quale condivideremo questo percorso. Siamo quindi ancor più orgogliosi di aver ricevuto sostegno da un territorio che ricerca nuove opportunità di sviluppo economico”.
Da ricordare che nel primo semestre 2022 il Gruppo Grendi ha registrato fatturato e volumi in crescita. In particolare il fatturato di Grendi Trasporti Marittimi (Gtm) è cresciuto del 40% superando i 25 milioni di euro a fronte di un aumento dei volumi di oltre il 33% a quota 40.100 TEU e 320.000 metri lineari di merce rotabile.
Per Antonio Musso, amministratore delegato di Gtm che opera da Marina di Carrara collegamenti marittimi giornalieri con Olbia e Cagliari dove gestisce anche il nuovo terminal container Mito “Questi risultati sono stati ottenuti in uno scenario economico contrassegnato da una crescita dei costi fuori dall’ordinario: in particolare da gennaio a giugno il bunker delle navi ha messo a segno un aumento del 90% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. L’incremento dei costi per Gtm ha così toccato il 30% ed è stato coperto con maggiori volumi trasportati e solo in minima parte con l’adeguamento delle tariffe”.
Numeri positivi anche per Mito (Mediterranean Intermodal Terminal Operator), il terminal container internazionale del Gruppo. Questa iniziativa è stata avviata nella seconda parte del 2021 per contribuire al rilancio del ruolo strategico del porto canale di Cagliari, polo logistico naturale per l’import e l’export dell’isola. La concessione demaniale iniziale prevedeva un tratto di banchina di 350 metri sugli oltre 1.500 totali disponibili (con un piazzale di 84.000 metri quadrati e un pescaggio di 16 metri) ora ampliato a 620 metri di banchina con circa altri 60 mila metri quadri di piazzale retrostante. Il fatturato semestrale di MITO sfiora 2 milioni di euro mentre i volumi nello stesso semestre si sono attestati a 29.300 TEU, raddoppiati rispetto al semestre precedente. Investimenti anche per potenziare l’equipment a servizio dell’area che conta ora su: 4 gru di banchina Ship to Shore (+2 vs luglio 2021), 7 gru di piazzale RTG (+4 vs luglio 2021), 3 Reach Stacker e 5 ralle portuali.
Volumi in crescita (+14%) anche per la logistica di terra della società del gruppo che ha chiuso il primo semestre del 2022 con una crescita del fatturato del 20% arrivando a 18 milioni di euro. “Risultati molto buoni – ha commentato Costanza Musso, ad di MA Grendi – che continuano a premiare il lavoro di squadra e la capacità del gruppo di fronteggiare il rincaro del carburante e la difficoltà del settore nella ricerca degli autisti”.
Grendi, primo operatore marittimo italiano a diventare società benefit, mantiene costante la ricerca di soluzioni di trasporto integrate all’insegna della sostenibilità e della riduzione delle emissioni. Prosegue inoltre l’attività di realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei magazzini del gruppo a Cagliari, Opera e Bologna. Grande attenzione anche al trasporto intermodale, con la pianificazione di nuovi servizi ferroviari sulla scia di quanto operato a luglio tra la Sardegna e l’Emilia Romagna per il trasporto di argille.
E’ stata avviata infine una nuova riorganizzazione delle principali funzioni aziendali che sarà presentata ufficialmente a gennaio con l’obiettivo di strutturare in modo sempre più efficace l’offerta integrata del gruppo e sostenere la crescita in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo.
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ll Gruppo Grendi – Impresa familiare nata a Genova nel 1828 operativa nell’ambito dei trasporti e della logistica. Grendi offre ai partner commerciali un’offerta integrata di soluzioni logistiche per tutte le isole, il centro e Sud Italia utilizzando magazzini di raccolta e di distribuzione e un’ampia tipologia di mezzi: dall’autotreno al furgone, terminal portuali e linee marittime; tutto sempre sotto il suo diretto controllo. Una logistica ritagliata sulle esigenze del cliente e pensata solo per le necessità della merce.
È il primo operatore marittimo- come si ricorderà – a modificare lo statuto per diventare Società Benefit nel 2021, aggiungendo agli obiettivi di risultati economici soddisfacenti l’impegno verso un impatto positivo per ambiente, dipendenti e collaboratori, clienti, fornitori e comunità.
Più in dettaglio l’offerta del gruppo prevede:
1. Trasporti completi per la Sardegna soprattutto con container;
2. Collettame Sud Italia con proprie filiali e network di distribuzione di terze parti;
3. Linee marittime Sardegna: da Marina di Carrara (MS) a Cagliari e Olbia con proprie navi. Terminal portuali in concessione a Marina di Carrara, Olbia e Cagliari.
La compagnia dispone di un moderno e veloce sistema di movimentazione delle merci con cassette (translifter system) che ottimizza lo spazio sulle navi e riduce i tempi di scarico e scarico anche per merce pesante non in containers (marmo, legname…). Un sistema di logistica sostenibile ed efficiente che fa leva su unità di carico, percorsi intermodali (via terra e via mare) e processi di carico della nave ottimizzati e a basso impatto ambientale.
Il Gruppo Grendi in numeri: Fatturato consolidato 2021: 70 milioni euro. Dipendenti diretti: 136; indotto diretto: 400.