New York – Imprese italiane e statunitensi, Autorità di Sistema Portuale e operatori leader della logistica e del trasporto via mare si sono incontrati a New York.
Si sono incontrati nell’ ambito di una missione organizzata dal Propeller Internazional Club coordinata da Intesa Sanpaolo e dedicata alla promozione del ruolo strategico dei porti italiani nel Mediterraneo attraverso la Zona Economica Speciale Unica del Mezzogiorno e le Zone Logistiche Semplificate del Centro Nord.
E della missione faceva parte anche il Segretario Generale dell’Autorità di Sistema dei Porti della Spezia e di Marina di Carrara Federica Montaresi per presentare le potenzialità attrattive di investimenti in quella che sarà la Zona Logistica Semplificata della Spezia e di Marina di Carrara (15.556,38) ettari che comprende il retroporto di Santo Stefano Magra, della Val di Magra, di aree della Val di Vara, dei Comuni di Noceto di Medesano nel Parmense.
Le motivazioni strategiche di questa missione negli Stati Uniti sono evidenti se si pensa che gli Stati Uniti sono il primo partner italiano per interscambio marittimo, con un valore pari a circa 54,8 miliardi di euro di cui 42 per le esportazioni e che quindi per l’Italia è fondamentale attuare iniziative e progetti volti a rafforzare e consolidare il proprio sistema portuale e marittimo e promuovere questo sistema nei confronti di player esteri per incrementare gli investimenti e favorire le relazioni con il cluster italiano e con l’economia del mare e la suafiliera variegatacomposta da Armatori, Terminalisti, Agenti Marittimi, Spedizionieri, Imprese portuali, Imprese logistiche, Cantieristica, presenti nella delegazione.
Quanto a New York è il caso di ricordare che è una piazza finanziaria globale che consente di coprire anche investitori internazionali, non solo strettamente statunitensi.
L’obiettivo di attrarre investimenti esteri nel sistema infrastrutturale di filiera italiano per rafforzare la competitività del Paese si inserisce dunque nel percorso che ha spinto il Gruppo a organizzare in questi anni un roadshow internazionale che ha visto a New York la prima missione italiana di ZES e ZLS verso gli Stati Uniti dopo le tappe in Germania, Emirati Arabi Uniti e Cina, con il consolidamento delle relazioni commerciali e del posizionamento internazionale delle imprese italiane caratterizzate da una forte propensione a esportare le proprie eccellenze in nuovi mercati.
L’iniziativa, ideata e realizzata dalla Divisione Banca dei Territori e dalla filiale di New York della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Propeller Club italiano e SRM – Centro Studi collegato al Gruppo, ha visto la partecipazione del Console Generale italiano a New York, di delegati associativi e istituzionali del sistema portuale e marittimo italiano, e di numerose imprese del nostro Paese.
E con questa serie di incontri a New York, Intesa Sanpaolo – che nell’ambito del più ampio programma da 410 miliardi di euro previsto a sostegno del PNRR e delineato nelle linee strategiche dal CEO Carlo Messina – rafforza il suo ruolo di principale banca di riferimento del settore e punta a favorire un’ulteriore espansione della presenza americana in Italia, soprattutto nella filiera dell’economia del mare. In tale direzione volge anche il recente innalzamento a 10 miliardi di euro del plafond dedicato ai nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e agli investimenti nel settore energetico nella ZES