Livorno – L’impennata dell’import di auto cinesi sta mettendo in crisi la logistica nel Nord Europa, come a Zeebrugge, ma anche in Italia come a Livorno.
A Zeebrugge i piazzali sono diventati parcheggi delle nuove berline elettriche posteggiate per oltre 18 mesi prima di essere consegnate anche a causa di una logistica “rallentata” dalla mancanza di autisti di camion, come riportato dal Financial Times.
A Livorno dove ci sono segnali di congestione con un traffico di oltre 600mila esemplari all’anno anche se nel porto si tende a minimizzare su quanto accade nel terminal gestito da Sintemar ma alcune associazioni di categoria (Asamar, Cna Fita Livorno, Confetra Toscana, Confindustria Toscana Centro e Costa, Lega Coop Toscana e Spedimar),hanno chiesto al presidente dell’AdSP Luciano Guerrieri impegni precisi per la gestione del picco.
E quanto riporta un articolo della rivista “Uomini e Trasporti” che dopo aver sottolineato che “nonostante i dazi l’import di auto cinesi in Europa oramai sembra inarrestabile cita lo studio di Bain & Company, presentato durante un evento di Aniasa, avverte che l’influenza cinese nell’automotive sta uscendo dai confini asiatici per “invadere” il Vecchio Continente dove nel 2030 il 7% delle auto vendute sarà made in China rispetto al 2% del 2023.
Chiosa finale: “I produttori cinesi credono molto nel mercato europeo, tanto da invaderlo: nel 2023 sarebbero arrivati circa 700mila auto cinesi, ma le vendite si sono attestate intorno alle 200 mila. Il resto è fermo nei piazzali in attesa di essere venduto (o consegnato).
Nella foto migliaia di automobili in attesa in un porto della Cine di essere imbarcate per raggiungere l’Europa