Idrogeno: ora il Golfo della Spezia si candida a diventare polo nazionale della decarbonizzazione

Tempo di lettura: < 1 minuto

LA SPEZIA – Apripista alla candidatura della Spezia come polo nazionale della decarbonizzazione, per raggiungere gli obiettivi comunitari per il 2030 e il 2050 sono  le sottoscrizioni di protocolli d’intesa già siglati per l’utilizzo dell’idrogeno e i progetti che interesseranno anche la centrale Enel di Vallegrande.

“Il titolo del convegno, “Green Hydrogen Gulf – Esperienze, opportunità e progetti” – ha precisato Il Presidente del Dltm della Spezia Lorenzo Forcieri – è una dichiarazione di intenti: partendo da qui, con il focus sull’incontro fra ricerca, impresa, enti ed associazioni di categoria, il Distretto si candida ad essere aggregatore del territorio, sede naturale per la valle e il golfo dell’idrogeno grazie a conformazione territoriale ed attività produttive”.

Il team peraltro è davvero non solo di livello, ma anche articolato e composito: oltre a Dltm, Ticass e Adsp ci sono le industria – Enel Green Power, Fincantieri, Snam, Sanlorenzo, Ansaldo, Rina, Asg Superconductors, Ecospray ed Msc e e la ricerca – Università di Genova, Cnr ed Enea.

Con un caposaldo annunciato da Enel per la realizzazione di un impianto di produzione di idrogeno e un laboratorio applicativo che potrà essere il polo portuale della Spezia e di Marina di Carrara stando all’intervento del Presidente dell’Authority Mario Sommaria che ha ribadito: “Abbiamo presentato progetti per sostenibilità e transizione energetica per oltre 61 milioni di euro. Il clima è estremamente positivo e noi vogliamo esserne parteci, convinti che la transizione energetica passi necessariamente dall’idrogeno. Per questo, l’AdSP nel bando green ports Pnrr ha presentato un progetto per la realizzazione di un impianto di produzione, stoccaggio e distribuzione dell’idrogeno verde nei porti della Spezia e Marina di Carrara”.

 

 

Condividi :

Altri Articoli :

Iscriviti alla nostra newsletter