Gli idrovolanti tornano a Nisida. Era il lontano giugno del 1923 quando l’allora neonata Regia Aeronautica installò un idroscalo nello specchio d’acqua compreso tra la piccola isola napoletana e la spiaggia di Coroglio, che ha continuato ad essere operativo fino al 1947.
A quasi un secolo da quel primo insediamento, presso il Comando Logistico della Marina Militare di Nisida, si è svolta una Giornata di studio del Circuito degli Idroscali Storici d’Italia, iniziativa dell’associazione Aviazione Marittima Italiana che da tempo è impegnata nel recupero della memoria di almeno trenta basi storiche di idrovolanti sparse in tutta la Penisola. L’evento ha visto la presenza di numerose autorità civili e militari, tra cui l’amm. Giacinto Sciandra, capo di Stato Maggiore del Comando Logistico della Marina Militare, l’on. Francesco Iovino, consigliere regionale della Regione Campania, il sen. Luca Briziarelli, presidente dell’associazione Città dell’Aria, e il dott. Giorgio Palmucci, presidente di ENIT.
I lavori, moderati da Giovanni Mastroianni, si sono aperti con gli interventi di due esperti storici, Antonio Formicola e Claudio Romano, che hanno illustrato la storia dell’idroscalo di Nisida e anche delle varie installazioni militari che hanno caratterizzato l’isola nell’ultimo secolo, fino all’attuale presenza dell’importante Comando Logistico della Marina Militare.
Sono poi intervenuti il comandante Orazio Frigino, presidente dell’Aviazione Marittima Italiana, che ha parlato delle attività del Circuito degli Idroscali Storici d’Italia e del progetto “SWAN” per i collegamenti in idrovolante tra la Puglia e la Grecia; il prof. Leonardo Lecce, amministratore di Novotech, che ha fornito un aggiornamento sullo sviluppo del nuovo idrovolante anfibio biposto “Seagull”; l’imprenditore salentino Attilio Caroli Caputo, direttore del gruppo Caroli Hotels, sulle opportunità di sviluppo turistico in Italia grazie a collegamenti con idrovolanti; e Paolo Colucci, esperto dell’Historical Aircraft Group.
L’incontro si è concluso con una cerimonia sul piazzale antistante l’idroscalo storico di Nisida, con la lettura della Preghiera del Marinaio, la benedizione dell’elica di un idrovolante, il lancio in acqua di una corona di alloro in omaggio agli aviatori caduti in mare e lo scoprimento di una targa commemorativa. Durante l’evento, l’idrovolante anfibio ultraleggero “ICP Savannah” del comandante Emo Bientinesi ha effettuato un sorvolo e un ammaraggio nelle acque di Nisida.
“Questa giornata di studio del Circuito degli Idroscali Storici d’Italia ha rappresentato un momento importante in quanto ci ha consentito di focalizzare la nostra attenzione su quello che per noi tutti rappresenta molto di più un mezzo un mezzo di trasporto d’impiego civile o militare, in quanto richiama alle nostre menti i romantici primordi dell’Aviazione Navale e getta una bella luce su quelle che sono state le attività della Base per Idrovolanti sita proprio qui a Nisida nel secolo scorso”, ha dichiarato l’ammiraglio Giuseppe Abbamonte, Comandante Logistico della Marina Militare. “Sarebbe stupendo se, a valle di questa giornata e di altre simili, si rivelasse possibile immaginare o addirittura concretizzare futuri utilizzi di questi mezzi”.
“Obiettivo delle nostre giornate di studio è di rilanciare la conoscenza di luoghi, come l’idroscalo di Nisida, che hanno contribuito alla storia dell’aviazione italiana civile e militare, al fine di realizzare un polo attrattivo per la diffusione della cultura aeronautica tra le nuove generazioni”, ha dichiarato il comandante Orazio Frigino, presidente dell’Aviazione Marittima Italiana. “Queste aree, spesso dimenticate, dopo essere state recuperate dall’abbandono potrebbero diventare il volano di nuove iniziative culturali e avio turistiche, ospitando ad esempio mostre, manifestazioni, rievocazione storiche e scuole di volo in idrovolante”.