Roma – Sono stati resi noti i risultati della prima trimestrale 2022 del Gruppo Fincantieri, l’ultima dell’era di Giuseppe Bono per cui ci pare giusto anteporre in questo articolo la sua dichiarazione-messaggio di commiato.
“Lascio dopo vent’anni, orgoglioso di aver guidato il gruppo fino al raggiungimento di posizioni di leadership mondiale nei principali settori in cui opera anche grazie ad una squadra che non ha eguali al mondo – ha affermato l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono – i risultati di questo trimestre, in continuità con quelli del bilancio, mostrano un gruppo in buona salute da un punto di vista patrimoniale e finanziario, con un notevole carico di lavoro che dà visibilità per i prossimi anni. Tale carico di lavoro sarà realizzato in un momento particolarmente complesso come quello che stiamo vivendo, che sconta il perdurare dell’aumento del costo delle materie prime in un quadro di crisi geopolitica preoccupante».
E veniamo ai dati del primo trimestre che quanto ai ricavi sono di 1.681 milioni, in aumento del 17,8% rispetto al primo trimestre 2021 e in linea con le previsioni per lo sviluppo dell’attuale portafoglio ordini; l’ebitda è di 118 milioni (+17,2% contro 101 milioni al 31 marzo 2021), con un ebitda margin al 7,0% (contro 7,0% al 31 marzo 2021) nonostante il perdurare dell’aumento dei prezzi delle materie prime.
Quanto all’indebitamento finanziario netto, pari a 940 milioni (859 milioni al 31 dicembre 2021), è coerente con i volumi di produzione sviluppati dal gruppo nel corso del trimestre. Il carico di lavoro complessivo è pari a 34,4 miliardi.
È questa la sintesi economico-finanziaria al 31 marzo 2022 approvata dal consiglio di amministrazione di Fincantieri spa.
In una nota a margine la società spiega che i ricavi del trimestre «rispecchiano il positivo andamento di tutti i settori in cui opera il gruppo
I ricavi di Offshore e navi speciali aumentano del 98,7%; Sistemi, Componenti e Servizi del 31,4% trainato dall’area di business Infrastrutture. Il backlog al 31 marzo 2022 è di 24,8 miliardi (26,5 miliardi al 31 marzo 2021) con 93 navi in portafoglio e il soft backlog a 9,6 miliardi (7,9 miliardi al 31 marzo 2021).In una nota la società spiega che i ricavi del trimestre “rispecchiano il positivo andamento di tutti i settori in cui opera il gruppo. Il settore Shipbuilding consolida l’andamento già registrato nel 2021 e cresce del 6,0% “grazie agli elevati volumi di produzione dei cantieri italiani del