LA SPEZIA – “Da questa mattina la nostra città accoglie una manifestazione internazionale di grande importanza, ricca di delegazioni straniere, che ci consente di presentarci a un consesso mondiale per quelle che sono le nostre eccellenze e per quelle che sono le nostre facoltà”.
Ha iniziato con queste parole il suo discorso all’inaugurazione di Seafuture alla quale ha presenziato il ministro della Difesa Guido Crosetto, e ha così proseguito: “Seafutureè una vetrina primaria per l’Italia, ma è anche un contesto in cui parlare dell’economia e del futuro di questa città, sempre più improntata ad un ruolo che la vede protagonista prevalente in tematiche e settori legati al mare che proprio qui a Seafuture sono rappresentati.
La nostra città, il nostro golfo, sono oggi un luogo di opportunità per chi vuole investire nella nautica e nella marineria, per chi vuole costruire un percorso di sviluppo tecnologico e per chi vuole rafforzare realtà industriali che sono radicate nella nostra cultura e nella nostra tradizione.
La Spezia può e deve offrire tutte queste occasioni.
Lo possiamo attuare attraverso la consolidata esperienza delle aziende che già operano in questo territorio nella cantieristica della difesa e nel più generale comparto delle industrie della difesa, sempre più esempio di leadership mondiale.
Ma lo possiamo realizzare anche grazie alle industrie leader per la cantieristica del diporto e a quella legata alle produzioni di imbarcazioni con standard elevati. I nostri cantieri sono eccellenze internazionali in cui il concetto di qualità non è secondo in nessun altro contesto.
Oggi alla Spezia vengono prodotte tra le migliori imbarcazioni al mondo, e lo dico senza falsa modestia guardando sia al settore militare sia al settore civile.
Tutto questo si lega a filo doppio con gli investimenti e con la programmazione che abbiamo voluto portare avanti in questi anni per garantire sostegno all’industria del settore cantieristico e al settore marinaresco in generale.
Lo abbiamo fatto partendo, innanzitutto, della formazione, investendo su una filiera che possa garantire ai nostri giovani la possibilità concreta di costruirsi un percorso occupazionale. Aperta anche ai tanti ragazzi che, dall’Italia e da molti paesi europei e mediterranei, scelgono La Spezia come luogo di studio
Qui trovano un percorso che porta, attraverso occasioni dirette, a tutti gli obiettivi a cui possono guardare per entrare nel mondo del lavoro nei settori specifici della marineria.
Gli istituti di formazione superiore, le università, i centri di formazione specialistica che sono alla Spezia e versi i quali l’Amministrazione ha garantito e garantirà supporto e coordinamento, sono in grado di formare giovani per ogni tipologia di realtà professionale che il mercato possa richiedere.
Ed è importante, quindi, che le industrie, il mercato stesso, si interfaccino con le scuole per indicare quali sono le professionalità che in questo momento e che negli anni a seguire, saranno necessarie. Soltanto in questo modo si potrà garantire una produttività italiana di qualità sempre più altra grazie ad un rinnovarsi di professionalità: dagli artigiani, ai tecnici specializzati, ai progettisti sino ai ricercatori.
Le eccellenze spezzine sono, poi, anche delle esclusività che si ritrovano non solo nel campo della produzione. Lo possiamo facilmente riscontrare in altri settori in cui la realtà del nostro territorio non ha realmente eguali nell’ambito Mediterraneo o nell’ambito europeo.
L’esempio su tutti è, e resta, il campo della subacquea. Il golfo della Spezia è stato il luogo in cui si sono svolte le più importanti sperimentazioni nello scorso secolo, dove sono state realizzate invenzioni fondamentali come la camera iperbarica o altri equipaggiamenti innovativi. Se la subacquea ha una casa natale questa può essere Spezia.
Oggi ospitiamo realtà consolidate, prevalentemente legate alla Marina militare e al corpo dei palombari che quest’anno festeggia i novant’anni dall’istituzione della categoria. Un settore che ci apre ad un ambiente, quello delle profondità marine, sempre più strategico e legato a sfide innovative e fondamentali. Basti pensare che la gran parte delle reti di comunicazione corre sul fondo dei mari, che le principali linee di approvvigionamento energetico sono sottomarine e che molte delle future risorse primarie le troveremo negli abissi.
Alla Spezia, grazie al Governo ed alla Marina, presto avrà sede il Polo nazionale della subacquea, un luogo centrale per il sistema paese dove sarà sempre più necessario interfacciarsi tra realtà militare, industria, territorio, aziende e centri di ricerca.
Ed i centri di ricerca sono anch’essi un’altra eccellenza che, ancora una volta, vede il golfo di Spezia quale elemento centrale nel panorama internazionale delle realtà che si occupano di comprendere e studiare tutto ciò che avviene nel mare e per il mare. Dalla Spezia sono tornare a salpare unità navali verso l’Artico per realizzare campagne di ricerca uniche. Alla Spezia sono presenti alcuni dei più importanti laboratori europei. Solo per citare alcuni esempi.
Siamo una città che raccoglie diverse esperienze e che consente ancora un alto livello di sviluppo.
Proprio per questo sulla Spezia occorre costruire un progetto sempre più coordinato tra ogni soggetto presente in questo scenario. Un percorso che abbia linee comuni e obiettivi condivisi tra tutti gli attori che operano direttamente, e anche indirettamente, in questo settore.
Su questo abbiamo investito sin dal primo anno di amministrazione, con progetti a favore dei centri di formazione e poi con un progetto più ampio a favore dell’Industria di settore e della cantieristica specializzata. Parliamo così del Miglio blu, cioè quell’area del nostro golfo dove sono concentrate le principali realtà italiane per la produzione di yacht e dove stiamo investendo per migliorare i servizi e creare nuove infrastrutture primarie. Ma parliamo anche di programmi europei per la formazione dei giovani e di sostegno e supporto alle imprese che vogliono sviluppare e svilupparsi nella nostra realtà.
Questa è La Spezia che vi accoglie, una città produttiva e in fase di sviluppo, ma non c’è solo questo aspetto da sottolineare e rappresentare.
La città che conoscerete in questi giorni è nel pieno di un processo di grande rinnovamento. Siamo, e vogliamo essere, sempre di più una realtà turistica in grado di accogliere con la stessa qualità e con la stessa professionalità con cui nella nostra tradizione abbiamo sviluppato tecnologia navale e costruito imbarcazioni.
In questi anni, e chi ha partecipato alle prime edizioni lo avrà certamente notato, abbiamo riqualificato il territorio, sostenuto gli investimenti di chi opera nell’accoglienza e stiamo portando avanti una politica in grado di fare in modo che questo trend positivo non si interrompa, ma, anzi, che abbia ancora di più una capacità concreta di garantire servizi a favore di chi sceglie La Spezia come meta turistica.
Una città più bella, con maggiori opportunità, che offre cultura e svago, che si interfaccia con un territorio tra Liguria e Toscana ricco di natura e di luoghi unici al mondo.
Proprio per questo stiamo investendo anche su nuovi progetti in grado di migliorare le infrastrutture, garantire nuove reti di trasporto e servizi innovativi.
Ma anche per questo occorre il gioco di squadra, fare in modo che il territorio possa essere gestito sempre al meglio, senza stravolgerlo, senza consumarlo. E questo può avvenire recuperando spazi scarsamente utilizzati che in questo contesto diventano patrimonio collettivo, ritrovando luoghi lasciati all’abbandono e ripristinando aree dismesse dove poter costruire nuove infrastrutture che possano essere a beneficio di chi la nostra città la vive tutti i giorni, per vivere o lavorare, e di chi la sceglierei per passarvi anche solo un breve periodo, magari in vacanza.
L’obiettivo è importante, ma non è solo ambizioso. È un qualcosa di concreto ed è necessario perseguirlo in chiave sinergica per trasformare in opportunità tutte le occasioni che questa nostra città offre.
La Spezia, può essere in maniera concreta la “capitale della marineria del Mediterraneo”. Aperta a programmi internazionali, a partnership con paesi e aziende di tutto il mondo. La partecipazione di tutte le realtà che oggi sono qui all’ottava edizione di Seafuture, dalle aziende alle delegazioni dei molti Paesi presenti, ne è già una conferma.
Siamo fieri di poter ambire a questo risultato e siamo certi di poterlo raggiungere facendo rotta comune. Buona ottava edizione di Seafuture.”