Il Giornale della Vela ha incoronato Velista dell’anno 2024 Luca Rosetti. Gli altri premiati.

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Marina Cala de’ Medici – Il Velista dell’Anno Assoluto 2024, il premio più prestigioso della vela italiana, assegnato dal Giornale della Vela fin dal 1991) è Luca Rosetti.

Gli altri premi di categoria sono stati assegnati a Gianni Cariboni (Velista dell’Anno Epic), Marco Trombetti (Velista dell’Anno Owner), Medea Falcioni (Velista dell’Anno Young), Manuel Vlacich e Franco Deganutti (Velista dell’Anno Passion), Matteo Polli (Velista dell’Anno Innovation) e Beppe Veirana (Velista dell’Anno Most Voted).

La selezione è stata affidata dal Giornale della Vela a votazioni popolari dal 27 aprile al 20 maggio chiamati a scegliere i 50 candidati in gara suddivisi in cinque categorie: Il Velista dell’Anno Assoluto (colui che ci ha emozionato di più nella stagione), Passion (chi ha compiuto un’impresa eccezionale, mosso dalla passione), Owner (all’armatore che ha realizzato qualcosa di grande), Innovation (chi ha fatto compiere dei passi avanti alla vela), Young (Miglior Under 25 della vela italiana). Oltre a questi, c’erano anche i Velisti dell’Anno Most Voted, ovvero i candidati presentati dal pubblico (il vincitore è semplicemente quello più votato), e il premio Velista dell’Anno Epic alla carriera di un big della vela italiana assegnato dal GdV: Gianni Cariboni.

Dagli oltre 35.000 voti sono emersi i cinque più votati di ogni categoria (eccetto quella Most Voted, già decisa dal voto del pubblico) tra i quali la giuria di merito del Giornale della Vela ha scelto “non senza qualche difficoltà”i vincitori.

La proclamazione dei vincitori è avvenuta alla festa del Velista dell’Anno 2024, al Marina Cala de’ Medici.

Velista dell’Anno Assoluto 2024 è stato proclamato il ventinovenne bolognese Luca Rosetti (nella foto) che è nella Romagna della vela, quella di Cino Ricci e Simone Bianchetti, che ha imparato l’arte di navigare.

E “l’ha imparata così bene – racconta il Giornale della Vela – che nel 2023 ha vinto una delle sfide più difficili della vela oceanica mondiale. La Mini Transat, ovvero la traversata atlantica in solitario di 4.000 miglia (da Les Sables d’Olonne, in Francia, fino a St Francois Riviera du Levant, in Guadalupa, con scalo alle Canarie) su mini “scatole” di soli 6 metri e mezzo, i Mini 6.50: l’ha vinta nella categoria serie, battendo 58 avversari, moltissimi francesi, considerati i maestri dell’Oceano. Un capolavoro quello di Rosetti, che non partiva esattamente nel novero dei favoriti. Una vittoria maturata in una seconda tappa condotta quasi dall’inizio alla fine, con velocità siderali rispetto alla flotta, e con una capacità straordinaria di disegnare traiettorie precise e piazzare strambate chirurgiche nell’Aliseo. Il suo Mini 6.50 RaceÊre ha recuperato ben 15 ore di ritardo dal belga Gendebein (accumulato nella prima tratta), infliggendo ritardi importanti su tutta la flotta, considerato che ha dato circa 60 miglia di distacco al secondo classificato. Adesso il suo futuro è nei Class 40, la classe dove Ambrogio Beccaria – già vincitore della Transat 2019 e Velista dell’Anno 2023 – sembra il re indiscusso. Sarà Rosetti il suo erede?”

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