Londra – Si avvicina la data del 22 giugno quando al vertice dell’Associazione mondiale degli armatori inizierà a Londra l’era di Emanuele Grimaldi, amministratore delegato del Gruppo Grimaldi.
In vista dell’assunzione della presidenza affidata a un armatore italiano (che si Ics è vice presidente) Seareporter ripropone la sintesi di una intervista condotta dal direttore dei servizi giornalistici giornalistici di Alis Channel, Roberto D’Antonio, in un “A tu per tu”, iniziata con una frase più che impegnativa: “Per la prossima presidenza dell’ICS a preoccuparmi non è tanto la pandemia o la guerra, piuttosto il cambiamento in atto. Noi siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione”.
Il futuro Presidente dell’ICS ha posto intanto l’accento su come, in questa fase caratterizzata da una profonda crisi energetica, sia ancor più necessario procedere verso il processo di transizione ecologica: “Non c’è mai stata un’associazione di imprenditori come la nostra che ha chiesto al regolatore di fare di più di quanto richiesto non solo in termini temporali, per ottenere un minore impatto ambientale. E questo non è totalmente percepito dall’opinione pubblica come dovrebbe essere”.
E ancora: “Dobbiamo puntare a diversificare le soluzioni a seconda delle diverse tipologie di navi: l’elettrico potrebbe andare bene per i traghetti medio-piccoli, l’idrogeno e l’ammoniaca per le navi di lunga distanza. Ed anche il nucleare non può non essere preso in considerazione. Ma io credo molto anche ad un progetto a cui stiamo lavorando: la cattura e il riutilizzo di Co2, che può essere conservato dalla nave attraverso la sua condensazione”.