Alla fine le leggi di mercato e della concorrenza se vogliono possono incidere sensibilmente sui trend, come quelli sul continuo rialzo dei noli, un fenomeno che sembra, al momento, praticamente inarrestabile.
Una lievitazione che a lungo andare appare sempre meno sostenibile anche perché crea effetti distorsivi lungo tutta la catena della logistica con pesanti e sempre meno sopportabili conseguenze sulle aziende e sui consumatori finali.
Così, ad un certo punto, si è cominciato a rompere il fronte della passività.
Lo ha fatto il Gruppo francese CMA CGM che ha annunciato il congelamento del valore dei noli spot, decisione che viene applicata con effetto immediato e fino al prossimo 1 febbraio 2022.
La decisione di congelare i noli spot – assicura la società da Marsiglia – sarà applicato a tutti i marchi commerciali del Gruppo (CMA CGM, ANL e APL, CNC, Containerships, Mercosul Line) nonostante si preveda appunto che il trend di crescita dei noli spot continuerà nei prossimi mesi. Secondo la compagnia, quindi, anche uscendo dal periodo di alta stagione del trasporto marittimo dei container la tendenza al rialzo delle tariffe non subirà arresti.
Ricorda infatti il gruppo francese che è dall’inizio del 2021 che il valore dei noli spot ha subito continui aumenti a seguito della congestione nei porti globali, dei colli di bottiglia e dello squilibrio fra la domanda e l’offerta di capacità di trasporto marittimo containerizzato.
Nel contempo CMA CGM continua ad investire per rafforzare la propria offerta di servizi. I dati parlano chiaro: dalla fine del 2019 la capacità della flotta è cresciuta dell’11 per cento sia per l’arrivo di nuove navi che per l’acquisto di navi usate. Tanto che negli ultimi quindici mesi il Gruppo ha incrementato la sua flotta di container di 780.000 teus.