Il ministro Giovannini: “Avanti con le riforme per l’Italia che aspira a diventare nodo cruciale verso l’Africa”

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Roma – “Non è l’ora per rallentare i progetti del Pnrr, nonostante le sfide date dall’aumento del costo delle materie prime e della guerra in Ucraina”.

A sostenerlo in una intervista al Messaggero di Roma è il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini, per il quale “il Pnrr significa riforme e investimenti. E non c’è nessuna ragione per rallentare le une e le altre”.

Secondo il ministro, l’Italia, anche a seguito dei rivolgimenti geopolitici in corso, può diventare sempre di più un punto di riferimento del trasporto merci e indica le direttrici di marcia per diventare uno snodo cruciale verso l’Africa, gli Stati Uniti e il Sub-continente Indiano”. Il Pnrr consentirà il potenziamento non solo dei porti, ma anche dei “retroporti, i collegamenti con le linee ferroviarie e viarie”.

Di sicuro interesse è, nella ormai consapevole rivisitazione della globalizzazione da articolare in regionalizzazioni meno distanti delle produzioni e quindi della logistica e dei trasporti, assume una valenza del tutto particolare l’indicazione dell’Africa, sulla quale ha posto le sue attenzioni di recente per esempio la Msc di Aponte, unico continente che ha chiuso il 2021 rispetto al 202o con il segno meno nel traffico dei container.

Contro il +30,6 per cento di Asia/Nord America, il +21,4 per cento di Nord Europa/America, il +19,7 per cento di Asia/Europa, il 13,7 per cento di America Latina, il + 8,2 per cento di intra Europa, il +6,3 per cento di Oceania e così via, l’Africa è a – 6,3 per cento (Fonte Alphaliner).

Come dire che è un mercato al quale davvero bisognerà guardare con sempre maggiore interesse, soprattutto da parte dell’Italia se, come dice Giovannini ma come era emerso negli Stati generali della logistica a Napoli, vuole diventare lo “snodo cruciale” verso l’Africa, oltreché verso gli Stati Uniti e il Sub-continente Indiano .

 

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