Roma – “Rivoluzionare la politica marittima italiana – Per un vero Ministero del mare” è il titolo del libro di Luigi Merlo, edito da Guerini e Associati, che sarà presentato lunedì 6 novembre alle 17.30 nella sede di Confcommercio a Roma, in piazza Belli 2 (Sala Solari), alla presenza del ministro delle Politiche del Mare e della Protezione Civile Nello Musumeci.
Ad aprire i lavori, il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Pasquale Russo; tra i presenti, Graziano Delrio, già ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e il Comandante generale delle Capitanerie di Porto Nicola Carlone. All’incontro, organizzato da Conftrasporto e International Propeller Club, partecipano inoltre il presidente di AssArmatori Stefano Messina e il presidente nazionale Propeller Umberto Masucci.
La spinta a mettere nero su bianco il proprio pensiero sul mare e le sue potenzialità origina da un interrogativo e una necessità: come rivoluzionare il sistema dei porti, e dare corpo a un «vero» Ministero del Mare. Il libro inoltre si sofferma molto sugli effetti del cambiamento climatico sul mare, sui porti e sulla costa indicando strategie e soluzioni.
Ex presidente dell’Autorità portuale di Genova, ora presidente di Federlogistica-Conftrasporto e direttore delle relazioni istituzionali di Msc in Italia, Merlo propone una serie di riflessioni sul settore marittimo ripercorrendo la storia del ministero della Marina Mercantile e della portualità italiana, sottolineando l’importanza del corpo delle Capitanerie di Porto.
L’autore formula proposte su come organizzare il nuovo Ministero accogliendo competenze oggi frammentate in diversi dicasteri, immaginando un assetto del sistema portuale italiano che tenga conto delle grandi sfide che ci attendono: l’innalzamento del Mediterraneo e l’erosione delle coste per effetto dei cambiamenti climatici, una nuova strategia geopolitica verso l’Africa, la cybersecurity, la transizione ecologica e le grandi opportunità dell’energia prodotta dal mare.
L’appena costituito ministero del Mare trova spazio tra le pagine del libro per offrire riflessioni e critiche su com’è e come potrebbe o dovrebbe essere, offrendo spunti di dibattito per tracciare il futuro di quello che sulla carta e nei fatti, ha tutte le carte in regola per essere un settore trainante dell’economia italiana.