Il terminalista Automar si è dotato di una sua asta ferroviaria: così è compiuto l’ultimo miglio dell’intermodalità a Gioia Tauro

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Gioia Tauro – “L’ultimo miglio della piena intermodalità del porto di Gioia Tauro è compiuto”.

Anche il terminalista Automar Spa, che gestisce il trasbordo delle autovetture nello scalo calabrese, si è dotato infatti di una propria asta ferroviaria, per permettere ai treni di giungere direttamente nell’area interna alla propria concessione.

Oggi, alle nove del mattino, con l’ingresso del primo convoglio ferroviario, carico di furgoni, si inaugura la piena infrastrutturazione del porto, completamente collegato al mercato interno.

Si tratta, infatti, di un’infrastruttura considerata indispensabile da Automar, che riceve via treno le autovetture, realizzate dal marchio Stellantis, che attraverso Gioia Tauro raggiungono il mercato internazionale.

Nonostante, infatti, la crisi del settore, che vede l’Azienza, partecipata al 40% da Grimaldi, lavorare in regime di cassa integrazione al 25%, non è venuta meno la sua ferma volontà di continuare ad investire nello scalo calabrese.

È stato un lavoro di squadra, portato avanti anche da RFI e dall’azienda Ventura, che hanno chiuso il cantiere in tempi record.

Allo stesso tempo, dotandosi di una propria infrastruttura ferroviaria, Automar ha così reso libera l’area, datale in uso da MedCenter Terminal Container che ora potrà agevolmente riutilizzarla e procedere alla sua manutenzione.

Per il porto di Gioia Tauro si tratta di un percorso importante di sviluppo verso la sua piena intermodalità, che vedrà giungere un programmato numero di treni nel corso delle prossime settimane.

Ma per chiudere il cerchio della fattiva collaborazione tra pubblico e privato, e al fine di garantire un’ulteriore efficienza delle operazioni ferroviarie dello scalo portuale, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, lancia l’invito a RFI affinché possa completare celermente i lavori di elettrificazione e manutenzione del raccordo ferroviario di San Ferdinando, che collega lo scalo alla rete nazionale di Rosarno.

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