Genova – L’Istituto italiano di tecnologia ha inaugurato il Center for robotics and intelligent systems, Centro per la robotica e i sistemi intelligenti.
E’ il centro è stata concentrata la maggior parte delle linee di ricerca di robotica dell’Iit, dalla robotica chirurgica a quella industriale, dagli esoscheletri riabilitativi all’esplorazione spaziale.
“E’ un salto in avanti nel campo della robotica e dell’intelligenza artificiale del nostro Istituto – ha dichiarato il presidente di Iit, Gabriele Galateri di Genola – il lavoro svolto in questo nuovo centro potrà contribuire concretamente allo sviluppo del tessuto locale ma anche dell’intero Paese”.
“La robotica di Iit conta ricercatori 468 persone, l’80% è concentrato in questo centro con l’idea di fare massa critica – ha precisato Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Iit – le aree di applicazione sono la cura della persona, come esoscheletri per la biomedica e protesi, la cura e il monitoraggio di infrastrutture e ambiente, come il robot presente sul Ponte San Giorgio, e l’industria, attraverso lo sviluppo di robot industriali che avviene anche in laboratori congiunti instaurati con importanti aziende italiane e internazionali”.
I ricercatori hanno intanto mostrato i robot umanoidi iCub, R1 e Alterego, che funzioneranno come assistenti per l’essere umano nei musei, in ambienti sanitari, in contesti lavorativi o in luoghi colpiti da calamità, l’esoscheletro Stream utilizzato dai manutentori delle ferrovie, la piattaforma robotica Concert per supportare le persone in lavori nell’edilizia, il robot industriale collaborativo Moca per le future linee di produzione manifatturiera, e infine, il quadrupede Hyq uno dei esemplari robotici appartenente a quello che oggi è il laboratorio con più robot quadrupedi in Europa. La realizzazione dei diversi sistemi robotici è garantita da una struttura che supporta nella progettazione, sviluppo e prototipazione di sistemi meccanici.
I nuovi laboratori consentiranno a Iit di puntare a obiettivi più ambiziosi alla luce di una rinnovata e più forte collaborazione con il mondo accademico e industriale.
Da rilevare che al Cris di Iit, composto da 250 ricercatori e ricercatrici provenienti da tutto il mondo, si sviluppa circa l’80% dell’attività nel campo della robotica dell’Istituto. Il Centro si inserisce nel disegno della Robot valley che vede Iit e si suoi laboratori di ricerca tra i principali attori e che comprende un tessuto produttivo con una vocazione sempre più orientata a tecnologie di frontiera quali la robotica, l’intelligenza artificiale e la meccatronica.
————————————————————
L’Istituto Italiano di Tecnologia in breve
L’Istituto Italiano di Tecnologia è un centro di ricerca scientifica finanziato dallo Stato che promuove lo sviluppo tecnologico con l’obiettivo di sostenere l’eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata per favorire lo sviluppo del sistema economico nazionale. L’attività di ricerca di Iit è caratterizzata da una forte multidisciplinarietà e afferisce a quattro aree scientifiche: robotica, nanomateriali, scienze computazionali e intelligenza artificiale e tecnologie per le scienze della vita. Lo staff complessivo di Iit conta circa 2000 persone, di queste il 50% proviene dall’estero, da oltre 60 Paesi nel mondo. L’età media del personale Iit è di 35 anni e il 42% è rappresentato da donne. La produzione di Iit ad oggi vanta circa 18000 pubblicazioni, oltre 200 progetti Europei attivi e oltre 50 progetti Erc, più di 1300 titoli di brevetti attivi, oltre 30 start-up costituite e più di 50 in fase di lancio. Oltre ai Central Research Laboratories, un network costituito da 4 sedi dislocate sul territorio genovese, IIT conta 11 centri di ricerca distribuiti sul territorio nazionale (a Torino, due a Milano, Trento, Roma, due a Pisa, Napoli, Lecce, Ferrara e Venezia) e 2 outstation all’estero (Mit e Harvard negli Usa).
Fointe: Business Journal Liguria