Roma – Genova – Mentre si attende la decisione del Gip Paola Faggioni sull’istanza del Presidente Giovanni Toti per l’autorizzazione a incontrare gli otto esponenti politici, da Roma arriva un intervento di magistrati del Csm a sostegno dei magistrati genovesi che si occupano dell’inchiesta.
A intervenire sono stati i consiglieri del Csm di AreaDg, insieme con quelli della corrente centrista di Unicost, più l’indipendente Roberto Fontana e Domenica Miele (Md), che hanno chiesto l’apertura di una pratica a tutela per la giudice Paola Faggioni, i pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde, l’aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e il procuratore capo Nicola Piacente.
I consiglieri del Csm sostengono che i magistrati genovesi stanno subendo “un clima di delegittimazione”, generato dalle dichiarazioni di rappresentanti di alte cariche istituzionali che pongono “in discussione l’imparzialità della decisione e l’indipendenza dei magistrati che si stanno occupando della delicata vicenda”.
Per essere più precisi “la richiesta è motivata con la critica (non ai provvedimenti, ma) alla strumentalità politica – si legge in una nota – dell’azione della magistratura genovese, venuta da alcuni rappresentanti di alte istituzioni (tra gli altri i ministri della Difesa Guido Crosetto e della Protezione civile Nello Musumeci, ma anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni), che hanno generato un clima in cui alcuni giornali si sono inseriti con articoli offensivi per i singoli colleghi e per l’esercizio della giurisdizione”.