Tempo di lettura: < 1 minuto
MASSA-CARRARA – “Ora la priorità è fare tacere le armi, impedire che si uccida e che si muoia. Per noi imprenditori la pace viene prima di ogni altra cosa perché è senza pace non c’è né crescita né sviluppo”.
“È inutile nascondere però che ci saranno anche conseguenze economiche: i timori per la nostra provincia riguardano in particolare settori come la metalmeccanica, il marmo e la nautica”.
Così il presidente della delegazione di Confindustria Massa-Carrara, Matteo Venturi che prosegue: “Sbaglia di grosso chi pensa che la nostra piccola provincia sia lontana dal fronte ucraino o addirittura immune dalle conseguenze del conflitto. Il vento della guerra si farà sentire sui costi di approvvigionamento dell’energia, già cresciuti negli ultimi mesi, e sull’export per quanto riguarda sia la metalmeccanica che settori del lusso come marmo e nautica. Solo in un clima di pace e senza conflitti ci può essere prosperità e certezza negli investimenti”.
“A proposito del tema energetico – conclude – le notizie di stampa su un impianto eolico offshore di fronte alla nostra costa sono una prospettiva a cui noi guardiamo con interesse”.