“Sta nei numeri la verità sull’unificazione dei Porti della Spezia e Marina di Carrara

Tempo di lettura: 3 minuti LA SPEZIA – L’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Orientale entra con i dati e i risultati sulla questione dell’unificazione del Porto di Marina di Carrara nel sistema apuo-ligure in risposta alle tante considerazioni di questi giorni e in merito soprattutto ai giudizi  generici sul bilancio di quell’operazione finalizzata alla complementarietà dei due scali.  Per questo AdSP comunica i numeri relativi al Porto di Marina di Carrara dalla data dell’unificazione con il Porto della Spezia fino ad oggi che sono in sintesi 95 Milioni di euro investiti di cui 57 finanziati con fondi propri AdSP; sei i passaggi di livello tra il personale, che da circa 20 anni non aveva ricevuto alcuna promozione; progressione economica della contrattazione di II livello. Questa la nota ufficiale: “L’AdSP del Mar Ligure Orientale, alla luce di quanto uscito sugli organi di stampa in questi giorni, ritiene opportuno precisare, ed in alcuni casi confutare, alcuni dati che offrono agli utenti dei media una visione di quanto fatto dall’Ente per lo scalo di Marina di Carrara che non corrisponde al vero. E lo fa attraverso numeri forniti dagli uffici, facilmente verificabili da tutti gli interessati. Sul fronte degli investimenti Dall’unificazione del sistema delle autorità ad oggi, avvenuto nel 2016, su Marina di Carrara sono stati investiti 95 Milioni di euro su un totale complessivo dell’autorità di 238 Milioni. Dei 95 milioni di euro impegnati dall’AdSP sul Porto di Marina di Carrara, 57 milioni di euro sono stati finanziati con fondi propri AdSP a fronte di entrate dalle tasse portuali che per lo scalo di Marina di Carrara ammontano al 10% circa del totale delle entrate dell’AdSP. Un notevole cambio di passo, considerando che nel triennio 2014 – 2016 l’Autorità Portuale di Carrara, prima dell’unificazione con La Spezia, aveva effettuato investimenti in conto capitale per un totale di circa 1.965.000 euro (dati di bilancio). Fra quelli più significativi, si segnalano l’efficientamento energetico del porto e della sede dell’AdSP a Marina di Carrara; i lavori di risanamento della sede di Viale Colombo; i lavori relativi agli ambiti  1, 2 e 4 del waterfront (nuova viabilità e nuova passeggiata a mare); i nuovi fabbricati di banchina; l’implementazione dei servizi di security portuale; la manutenzione straordinaria dell’ambito portuale e degli impianti tecnologici e termoidraulici per le manovre ferroviarie; l’avvio di interventi di cold ironing; l’adeguamento termico-funzionale del Molo di Levante e l’avvio del primo lotto di dragaggio finalizzato al mantenimento dei fondali; la riprofilatura del molo di sottoflutto. Sul fronte dei traffici Fino al 2016 il Porto di Marina di Carrara movimentava circa 1,8 Milioni di tonnellate di merce principalmente riconducibili ad un unico operatore. A seguito dell’unificazione in un’unica AdSP il porto di Marina di Carrara si è caratterizzato con una diversificazione dei traffici, con l’avvio di nuove attività, quali il Project cargo, legato soprattutto alla movimentazione dei pezzi speciali della Baker Hughes a cura dell’operatore F2i, il traffico Ro-Ro con la Sardegna a cura di Grendi con unità di carico innovative, il consolidamento dell’operatore MDC Terminal, specializzato in traffici infra-mediterranei e l’avvio del traffico crocieristico che ha raggiunto anche 26.000 passeggeri/anno, consentendo al porto commerciale di gettare le basi del proprio rilancio. Questo scenario  ha permesso al porto di Marina di Carrara di realizzare risultati eccellenti, raggiungendo il record di 5,5  milioni di tonnellate di merce, triplicando (+200%) il dato dei volumi movimentati prima  dell’istituzione dell’AdSP. Sul fronte del personale. La dotazione organica della soppressa AP di Marina di Carrara, prima dell’accorpamento con la soppressa Autorità Portuale della Spezia, era costituita da 16 unità di cui 13 occupate. Oggi sono attualmente presenti nella sede di Marina di Carrara 9 dipendenti, anche a fronte della necessaria unificazione di alcune funzioni organizzative. Relativamente ai passaggi di livello del personale della soppressa AP di Marina di Carrara si specifica che, dalla data di accorpamento ad oggi, sono stati effettuati n. 6 passaggi di livello consentendo una qualificazione e crescita professionale dei dipendenti. Da evidenziare che i passaggi di livello riguardano personale che da circa 20 anni non aveva ricevuto nessuna promozione di inquadramento professionale. Anche a livello di contrattazione di secondo livello da evidenziare la crescita economica corrispondente, a seconda dei livelli, al 100% e 140%. In riferimento alla figura del preposto all’Ufficio territoriale della sede di Marina di Carrara, si evidenzia che dalla data di istituzione dell’AdSP fino al 14/03/2022 il ruolo era ricoperto dal Dirigente Dott. Luigi Bosi. Successivamente, tale incarico è stato ricoperto dal Dirigente Dott. Luca Perfetti, ex dirigente dell’AP di Marina di Carrara. Tale carica è stata inoltre confermata con atti successivi. L’organigramma attualmente vigente prevede una suddivisione trasversale delle competenze su entrambi gli scali, al fine di poter usufruire di tutte le professionalità presenti all’interno dell’Ente, indipendentemente dall’appartenenza all’ex AP di La Spezia o all’ex AP di Marina di Carrara. Inoltre, nell’organigramma attuale e vigente, sono presenti il servizio Manutenzione ordinaria Marina di Carrara ai sensi dell’art 6 bis c.1 lett. c Legge 84/94 e ss.mm.ii. e il servizio Demanio Marina di Carrara (art. 6 bis c.1 lett.c Legge 84/94 e ss.mm.ii.), la cui responsabilità è attribuita a dipendenti dell’ex AP di Marina di Carrara  che hanno da sempre svolto tali mansioni.

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E’ nata la joint venture tra Leonardo e Rheinmetall con sede operativa alla Spezia

Tempo di lettura: 2 minuti Roma – Al via la joint venture tra Leonardo e Rheinmetall con l’obiettivo di formare un nuovo nucleo europeo per lo sviluppo e la produzione di veicoli militari da combattimento in Europa. Le due società avevano già firmato un corrispondente Memorandum of Understanding (MoU) nel luglio scorso. Rheinmetall Ag e Leonardo spa saranno azionisti paritari (50% ciascuno) della nuova società Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (Lrmv), che avrà sede legale a Roma e sede operativa alla Spezia. Il perfezionamento degli accordi e la costituzione della società, attese entro il primo trimestre 2025, sono soggetti alle usuali autorizzazioni. Obiettivo primario della joint venture è lo sviluppo industriale e la commercializzazione del nuovo Main Battle Tank italiano (Mbt) e della nuova piattaforma Lynx per il programma Armored Infantry Combat System (Aics) nell’ambito del programma per i sistemi terrestri dell’Esercito Italiano. È previsto anche lo sviluppo e la produzione di altri veicoli di questa famiglia, come veicoli da recupero, da ingegneria e da posaponti. Entrambi i partner si aspettano inoltre che i loro prodotti congiunti offrano ampie opportunità di vendita sui mercati internazionali. Armin Papperger, ceo di Rheinmetall Ag, ha spiegato: “Stiamo creando un nuovo peso massimo nella produzione europea di carri. Leonardo e Rheinmetall, due principali fornitori europei di tecnologie per la difesa, uniscono le forze per realizzare progetti ambiziosi. Ci rivolgiamo, in prima istanza, al mercato italiano, ma ci rivolgeremo anche ad altri paesi partner che in futuro avranno bisogno di modernizzare i loro sistemi di combattimento. Rheinmetall possiede le tecnologie perfette per le esigenze dell’Italia”. “Si tratta – ha aggiunto Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo –  di un passo significativo verso la creazione di un sistema della difesa europeo basato su piattaforme specializzate condivise. Rheinmetall e Leonardo puntano a sviluppare tecnologie all’avanguardia in grado di competere a livello internazionale». Il Panther KF51 sviluppato da Rheinmetall costituirà la base per il nuovo carro armato che sostituirà l’Ariete nell’Esercito italiano. Il programma italiano dell’Aics prevede l’acquisizione futura di oltre 1.000 sistemi di combattimento corazzati in 16 varianti. Oltre al classico veicolo da combattimento di fanteria, ci saranno versioni antiaeree (Skyranger), da ricognizione e anticarro. Tutti i modelli avranno un design modulare e il veicolo da combattimento di fanteria Rheinmetall Lynx costituirà la base tecnologica. Per la joint venture è stata concordata una ripartizione del lavoro 50/50, con il 60% delle attività da svolgere in Italia, incluso integrazione, test di omologazione, attività di consegna e supporto logistico. Nell’ambito dei programmi Mbt e Aics, i sistemi di missione, le suite elettroniche e l’integrazione delle armi saranno sviluppati e prodotti da Leonardo secondo i requisiti del cliente italiano. Rheinmetall ha già una vasta presenza in Italia operando con tre marchi e con un totale di circa 1.500 dipendenti in cinque siti   per circa 1 miliardo di euro di vendite.

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Il nuovo comandante della Guardia di Finanza in visita in Camera di Commercio

Tempo di lettura: < 1 minuto LA SPEZIA – Questa mattina il Segretario generale della Camera di Commercio Riviere di Liguria, Marco Casarino, ha ricevuto in visita ufficiale il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello Massimiliano Re, che ha assunto l’incarico alla Spezia. La visita, proficuo e cordiale, è stata l’occasione per uno scambio di opinioni sulla città con particolare riferimento all’economia locale. E Casarino, a nome di presidente, giunta e consiglio camerale, ha rinnovato al Comandante Re l’augurio di buon lavoro.  

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I vini della Liguria in bella evidenza alla “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso

Tempo di lettura: < 1 minuto Roma – Liguria in bella evidenza alla “Tre Bicchieri 2025” il più grande evento degustazione di vini organizzata da Gambero Rosso  al Palazzo delle Esposizioni di Roma con protagoniste le etichette premiate con i Tre Bicchieri dalla guida “Vini d’Italia 2025. Il Gambero Rosso è la più celebre casa editrice italiana operante nei settori della enologia e della gastronomia e la più longeva essendo nata nel lontano 1986. Ovvio che essere inclusi sulla guida Vini d’Italia del Gambero Rosso è un riconoscimento sinonimo di qualità e pregio per le cantine che vengono menzionate. In questa edizione giunta alla numero 38 ben 498 vini  dalla Valle d’Aosta all’isola Pantelleria hanno raggiunto questa testimonianza con Piemonte e Toscana sul podio per numero di vini premiati ma la nostra regione ha mostrato come il movimento sia in crescita ed in particolare nella nostra provincia grazie al costante aggiornamento tecnologico delle cantine e un sempre migliore rapporto con l’ambiente e il biologico. A fare la parte del leone il vermentino con per le Colline di Levanto il Luccicante di Davide Zoppi e Giuseppe Aieta di Cà du Ferrà, mentre nelle colline di Luni sono ben tre le menzioni e precisamente il Boboli di Roberto e Tommaso Petacchi della Cantina Giacomelli, il Solaris della Baia del Sole di Luca e Andrea Federici e il Lunae Etichetta Nera delle Cantine Lunae Bosoni che porta in azienda il 16° Tre Bicchieri tutti per lo stesso vino dimostrazione di qualità e continuità. Una nicchia di esclusività quella spezzina a fronte di un lavoro scrupoloso, impegnativo e competente ma visti i premi anche appagante. Nella foto Diego Bosoni con l’ambito riconoscimento 

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Provincia della Spezia: sopralluogo al cantiere del nuovo ponte sul fiume Magra

Tempo di lettura: 4 minuti CEPARANA – SANTO STEFANO MAGRA – Il progetto della Provincia della Spezia, in avanzata fase di costruzione, riguarda la realizzazione del collegamento tra la Piana di Ceparana e l’area produttiva di Santo Stefano Magra, area quest’ultima già dotata di un asse di distribuzione direttamente connesso all’autostrada A15 ed all’autostrada A12. L’opera costituisce una nuova e diretta connessione stradale, funzionale sia al miglioramento dell’accessibilità dell’Autostrada A12 sia alla circolazione viaria della Piana del Magra e del Vara, anche in relazione ai tratti stradali interdetti o vincolati da traffico, al fine di decongestionare dai mezzi pesanti le viabilità cittadine e di interconnettersi direttamente ai grandi nodi infrastrutturali, dando supporto alle attività produttive, ai servizi ed allo sviluppo turistico. La necessità di collegare la piana di Ceparana, ovvero il sistema stradale della Val di Vara, con i grandi nodi infrastrutturali della viabilità provinciale in maniera diretta, evitando l’utilizzo di arterie esistenti non adeguate al carico di traffico sia commerciale che turistico, trova così una soluzione nella realizzazione di una complanare parallela, con le caratteristiche di una strada pubblica, all’attuale tracciato autostradale A12 tra il nodo di Santo Stefano Magra ed il polo insediativo di Ceparana, salendo poi verso l’entroterra. Il programma della Provincia per la costruzione del nuovo ponte sul Magra è interamente finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha stanziato complessivi 15.100.000 euro a valere sui fondi del Piano Operativo del Fondo Sviluppo e Coesione Infrastrutture. Nel programma, con un anticipo di fondi economici pari a tre milioni di euro, in attesa del ricevimento del programmato nuovo finanziamento statale a compensazione degli aumenti subiti per il rincaro dei costi delle materie prime che sarà elargito dal Mit, è presente anche Regione Liguria tramite un anticipo di 3 milioni che sarà restituito a seguito della compensazione economica ministeriale. L’intervento esecutivo in corso (cioè il lotto 1 che prevede la realizzazione del ponte vero e proprio) sta seguendo il suo iter regolare e il cantiere è in attività. L’intervento di costruzione del ponte interessa i territori dei comuni di Bolano, Santo Stefano Magra e Vezzano Ligure. Il lotto 1, ovvero il ponte sul Magra, avrà origine in sponda sinistra, in corrispondenza di Via Arenelle – lato Santo Stefano, e terminerà raccordandosi su Via Radio nella sponda opposta – lato Ceparana. Il nuovo viadotto presenterà una lunghezza complessiva pari a 410.50 metri, distribuita lungo sei campate. Questo programma prevede di essere integrato, attraverso una pianificazione autonoma, con un ulteriore tratto infrastrutturale (denominato Lotto 2) che, a partire da Via Arenelle, assicurerà il superamento dell’autostrada A15 “Parma – La Spezia” garantendo il collegamento viario alla zona industriale di Santo Stefano. Ad oggi il lotto 2 è già stato finanziato per la parte relativa alla progettazione, un investimento di circa 400 mila euro. L’accordo con Salt garantisce la realizzazione del collegamento con il sistema viario presente sulla sponda lato Ceparana. Oltre a questo è stato siglato un accordo tra la Provincia della Spezia e Salt per la realizzazione di un percorso integrato longo la tratta di collegamento che dal nuovo ponte raggiungerà la rotonda di Ceparana. Sarà, infatti, Salt a realizzare il progetto esecutivo, per conto della Provincia, con il quale si darà avvio alle opere per il previsto lotto di integrazione del percorso di collegamento tra le due sponde del Magra nell’area del comune di Bolano. Cioè quello che potrebbe essere indicato come “lotto 3”. Dal punto di vista operativo si tratta di sviluppare il percorso stradale dedicato che dalla zona della rotonda di Ceparana, in accordo e coordinamento anche con il Comune di Bolano, raggiungerà prima l’ingresso al nuovo casello autostradale e quindi, proseguendo, al costruendo ponte sul Magra. Sarà, quindi, una strada unica, infrastrutturata per ottimizzare l’accesso ai due percorsi, quella che verrà realizzata. Il progetto esecutivo è stato redatto, nell’ambito dell’appalto integrato relativo alla “Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di collegamento tra il raccordo autostradale e la sponda destra del Fiume Magra”, dall’aggiudicatario della gara, ovvero dall’ATI di imprese costituito da SET – Società Edilizia Tirrena SpA (capogruppo), Agnese Costruzioni Srl, Varia Costruzioni SpA e SCL Costruzioni e Montaggi Srl coadiuvato dal supporto progettuale di ITEC Engineering Srl. Il progetto del ponte è stato firmato dall’ingegner Roberto Vallarino. QUESTE LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL PONTE: Il nuovo viadotto presenta una lunghezza complessiva pari a 410.50m distribuita lungo n°6 campate. Le 6 campate rettilinee e  sono realizzate in sezione mista acciaio – calcestruzzo del tipo bi-trave ad altezza costante: le luci, a partire dalla spalla SP1 risultano 45m – 74m – 74m – 74m – 74m – 69.5m. L’impalcato viene realizzato in sistema misto acciaio-calcestruzzo con 2 travi principali composte saldate ed una trave ausiliaria centrale, anch’essa composta saldata. Le travi principali sono ad altezza costante di 3450 mm e sono provviste, oltre che ad irrigidimenti trasversali, di n°2 irrigidimenti longitudinali per tutta la lunghezza dell’impalcato. Il progetto in essere prevede inoltre la costruzione di una pista ciclo-pedonale di larghezza pari a 2.50m per gran parte in adiacenza alla carreggiata stradale: nei tratti terminali del tracciato la pista ciclo-pedonale risulta in sede separata sia per evitare il superamento della pendenza max longitudinale ammissibile da norma (pari al 5%) sia per garantire il corretto raccordo con le quote arginali di sponda destra (pari a 28.6m) e sinistra (pari a 24.5m).

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Mercitalia Logistics e Mercitalia Intermodal premiate con certificazione Qualità

Tempo di lettura: < 1 minuto Roma – Mercitalia Logistics e Mercitalia Intermodal (Polo Logistica del Gruppo FS) hanno ricevuto due Merit Award dall’ente di certificazione SGS, per aver adottato un Sistema di Gestione Integrato (SGI) per la Sicurezza del Lavoro, l’Ambiente e la Qualità. Il Merit Award, rilasciato da SGS, leader mondiale nei servizi di ispezione, verifica, analisi e certificazione di beni, servizi e sistemi, è il Certificato d’Eccellenza destinato alle aziende che si sono contraddistinte per aver integrato i tre sistemi in un’unica gestione operativa, in conformità agli standard ISO 9001 per la Qualità, ISO 140001 per la gestione ambientale e ISO 45001 per la salute e sicurezza sul lavoro. La consegna è avvenuta nell’ambito della fiera Green Logistics Expo di Padova. “Il Sistema di Gestione Integrato è stato implementato allo scopo di garantire la soddisfazione dei nostri clienti ed il raggiungimento degli obiettivi aziendali, la minimizzazione degli impatti ambientali e la salute e la sicurezza dei nostri stakeholders – ha dichiarato Sabrina De Filippis, Amministratore Delegato di Mercitalia Logistics. – Questo a conferma dell’impegno quotidiano del Polo nell’attuazione di un processo di miglioramento continuo in chiave green, confermandosi protagonista nel panorama ferroviario merci europeo”.  “Siamo lieti di poter rilasciare a Mercitalia Logistics e Mercitalia Intermodal questo importante riconoscimento. Il tema della Logistica Green è la chiave per un futuro aziendale sostenibile e profittevole” – ha concluso Paola Santarelli, Business Manager della divisione Business Assurance di SGS.

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