Roma – Inverno demografico, decrescita e bassa natalità. È questo il tema a cui è dedicato il secondo volume (nel primo, uscito a giugno, sono stati affrontati i temi della sostenibilità ambientale e dell’innovazione) della Rivista di Politica Economica di Confindustria.
Pubblicazione che compie 110 anni e che, ancora oggi, offre una lettura documentata e di proposta su fenomeni che nel medio e lungo periodo avranno impatti rilevanti sull’economia e sulla società, a testimonianza dell’attenzione e dell’impegno che da sempre gli imprenditori pongono sulle tendenze e sulle vicende del Paese.
Fondata nel 1911, la Rivista di Politica Economica – a cui è stato conferito nel 1993 il Premio all’Elevato Valore Culturale dal Ministero dei Beni e Attività Culturali – è una delle più antiche e prestigiose pubblicazioni italiane di economia.
Negli anni ha vantato, infatti, i più illustri relatori di fama internazionale, tra cui diversi premi Nobel per l’economia, che si sono succeduti nelle Lectio magistralis e nei Convegni promossi attraverso la Rivista. Per questo la pubblicazione è da sempre riconosciuta come luogo di approfondimento, di scambio culturale e di confronto libero di idee fondato su evidenze e
dati.
E proprio in questa logica, l’8 febbraio si è tenuta presso l’Università Luiss Guido Carli, con il sostegno di Unicredit, la presentazione del secondo volume celebrativo della Rivista di Politica Economica «La deriva demografica. Popolazione, economia, società», dedicato ai temi della demografia e delle sue conseguenze per l’Italia e l’Europa.
Per chi volesse approfondire questi sono i titoli degli argomenti sviluppati nella rivista dopo l’introduzione di Stefano Manzocchi e di Maria Rita Testa: La bassa fecondità non è destino. Spunti per riequilibrare la demografia italiana, Crisi demografica: quali politiche familiari e per le nuove generazioni? Le ragioni della bassa fecondità italiana: fra cambiamento culturale, incertezza economica e rigidità istituzionali, Ritardi, esclusione e disuguaglianze nei corsi di vita dei giovani in Italia, L’invecchiamento globale e la permanenza di tre tendenze secolari, Mutamenti demografici, spesa sanitaria e politiche per la salute, L’economia della terza età: consumi, ricchezza e opportunità nella società che invecchia, Gli effetti della migrazione sulla struttura produttiva in Europa: un approccio basato sui task lavorativi.