La commissione Difesa del Senato alla Spezia per verificare le 220 mancate assunzioni che avevano avuto da tempo il via libera dal governo e per fare il punto sugli stanziamenti per la base navale

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LA SPEZIA -I sindacalisti diFp Cgil, Cisl FP e UilPa hanno incontrato i componenti della IV Commissione Difesa del Senato nella sede della Direzione di Commissariato della Marina Militare, alla presenza del Comandante del Comando Marittimo NORD Ammiraglio Ribuffo.

 

La Presidente della Commissione Roberta Pinotti (già ministro della Difesa) ha aperto la seduta dichiarando che il ritorno della Commissione alla Spezia è il segnale di una attenzione per il territorio e in particolare per la Base Navale, che il Governo ritiene strategica e fondamentale nel Sistema Difesa nazionale.

La Commissione ha dichiarato di aver verificato, prima della visita, quali fossero le ragioni per cui le assunzioni a cui da tempo il Governo ha dato il via libera, non siano state ancora realizzate e ne ha sollecitato l’effettuazione. Si tratta di 220 assunzioni per gli enti del territorio, di cui un centinaio per il solo Arsenale della Spezia. Ad oggi l’Arsenale conta 570 dipendenti civili, che arrivano a circa 1700 considerando tutti gli enti della Base navale.

La Senatrice Pinotti ha inoltre dichiarato che saranno destinate alla Base Navale ulteriori risorse da impiegare nell’ammodernamento di alcune infrastrutture dell’Arsenale, per effetto del finanziamento del cosiddetto progetto Basi Blu, che prevede un investimento complessivo di circa 560 milioni di euro, tra il 2020 e il 2032, per l’ampliamento e l’adeguamento tecnologico delle infrastrutture portuali di supporto alle unità di nuova generazione, riguardante le basi navali della Spezia, di Taranto e di Augusta.

Le Organizzazioni Sindacali hanno fatto presente che le assunzioni programmate da tempo, benché sia auspicabile che si realizzino in tempi celeri, sono state calcolate su fabbisogni relativi a dati di qualche anno fa, mentre ad oggi le necessità occupazionali sono ben più elevate. Sarebbe pertanto opportuno che il numero dei neo assunti fosse molto più ampio e programmato su un triennio.

Anche riguardo gli investimenti è indispensabile un piano industriale che preveda nel dettaglio quali attività saranno mantenute e sulle quali investire, comprese quelle formative.

Rispetto al passato i finanziamenti del PNRR potrebbero liberare risorse da impiegare in tal senso. La carenza di finanziamenti ha di fatto reso sempre impossibile un massiccio piano di investimenti, che sarebbe invece necessario, anche in considerazione del fatto che la sinergia esistente tra Italia e Paesi stranieri, in ottica di creazione di un sistema di difesa europeo, candida La Spezia quale territorio ideale che possa fungere da perno di tale sinergia, tenuto altresì conto che sul territorio insiste un intero circuito industriale militare sia pubblico che privato.

I membri della Commissione hanno assunto l’impegno di sostenere con il Governo la necessità di ampliare i finanziamenti e aumentare il numero delle assunzioni, anche sfruttando eventuali economie che si dovessero generare grazie al PNRR.

I senatori hanno altresì mostrato consapevolezza rispetto alla necessità di garantire un futuro “pubblico” alla base militare, pur realizzando un’efficace sinergia con le azienda private del settore.

 

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