LA SPEZIA – C’è grande attesa per l’arrivo nel Porto della Spezia del “Brussels Express” da 15.000 Teu perché è la prima grande nave portacontainer al mondo ad essere stata convertita alla propulsione a gas.
di Enzo Millepiedi
La portacontainer arriverà nel pomeriggio (alle 15) di domenica 26 novembre. E su di essa sarà ben visibile la frase “Spedizione per un futuro più pulito” che adorna il frangiflutti del castello di prua, messaggio al mondo marittimo e non solo della sua Compagnia, la Hapag-Lloid, che aveva ribattezzato la nave “Brussels Express” proprio in omaggio al Green Deal europeo.
La Mn. Brussels Express è nel servizio MD2 Asia / Mediterraneo ed è curata e assistita alla Spezia dalla Agenzia SAIMARE Spa della quale è responsabile Sergio Landolfi che si dice “orgoglioso di questo servizio a una Compagnia che con cadenza settimanale, quindi regolare, assicura i collegamenti tra il Porto della Spezia e l’estremo oriente, un servizio che rappresenta un consistente apporto alla movimentazione dello scalo e che consente, superata brillantemente la prima prova, di operare con l’efficienza di cui è capace navi di grandi dimensioni”.
Riteniamo opportuno, aspettando la “Brussels Express” raccontare la sua storia recente di prima grande portacontainer al mondo che è stata convertita alla propulsione a gas.
Tutto è cominciato nel settembre del 2020, quando la nave ancora si chiamava “Sajir”, nome con il quale entrò nel cantiere navale Huarun Dadong a Shanghai. Lì erano già stati fatti tutti i preparativi per far sì che una gru galleggiante sollevasse il serbatoio di GNL da 1.300 tonnellate e lo calasse nel ventre della nave e per eseguire altri lavori legati alla conversione.
Richard von Berlepsch, amministratore delegato della gestione della flotta presso Hapag-Lloyd racconta: “Il fatto che un ammodernamento di questa portata non fosse mai stato fatto prima ha significato che abbiamo dovuto affrontare numerose sfide, dalla pianificazione all’implementazione. Con la conversione abbiamo aperto nuove strade e ora la testeremo in modo molto preciso nel funzionamento nel mondo reale”.
Una scelta significativa questa sulla base della considerazione che “il GNL fossile è attualmente il combustibile più promettente sulla strada verso le emissioni zero” con “l’obiettivo a medio termine è quello di avere operazioni di trasporto marittimo a zero emissioni di CO2 utilizzando gas naturale sintetico (SNG).”
Hapag-Lloyd punta dunque sul gas naturale liquefatto come soluzione a medio termine, poiché riduce le emissioni di CO2 di circa il 15-25% e le emissioni di anidride solforosa e particolato di oltre il 90%.
Il GNL fossile è attualmente ritenuto il combustibile più promettente sulla strada verso le emissioni zero. L’obiettivo a medio termine è quello di avere navi che operino a zero emissioni di carbonio utilizzando gas naturale sintetico (SNG).
Per questo motivo, a fine 2020, la compagnia aveva già ordinato sei navi da 23.500+ TEU. Poi, a metà giugno, la Hapag-Lloyd ha annunciato di aver ordinato altre sei navi della stessa dimensione al cantiere sudcoreano Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering. Pertanto, la flotta verrà ampliata di una dozzina di navi da oltre 23.500 TEU in totale.
Ma c’è di più sulla strada della sostenibilità che deve essere anche economica. Le grandi navi portacontainer saranno infatti dotate di un motore a doppia alimentazione ad alta pressione all’avanguardia che sarà estremamente efficiente in termini di consumo di carburante. Il loro motore funzionerà a GNL, ma le navi avranno anche una capacità del serbatoio sufficiente per funzionare in alternativa con carburante convenzionale.
Nella foto sopra il titolo la “Brussels Express” sulla quale è ben leggibile la frase “Spedizione per un futuro più pulito”. Qui Sopra Sergio Landolfi responsabile dell’Agenzia SAIMARE Spa alla Spezia