L’Accademia Italiana della Marina Mercantile nel network IAPH-International Association of Ports and Harbors

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Genova – L’Accademia Italiana della Marina Mercantile di Genova prosegue la sua fase di crescita a livello internazionale entrando a far parte della IAPHInternational Association of Ports and Harbors.

Dopo il rinnovo e l’implementazione della partnership con il College di Atene BCA Gime, e proseguendo il percorso di accordi internazionali con le Università di Plymouth e Southampton, la Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile amplia ulteriormente i suoi orizzonti con l’ingresso formale nell’Associazione.

IAPH è un’organizzazione non governativa (ONG) con sede a Tokyo, in Giappone. Creata nel 1955 su impulso di 100 stakeholder in ambito portuale, IAPH è divenuta nel tempo un network globale che riunisce 160 porti e 120 attività marittime in 87 Paesi del mondo. I porti che sono membri del network IAPH gestiscono oltre il 60% del traffico marittimo mondiale, e l’Associazione rappresenta gli scali in ambito diplomatico e internazionale, come presso le agenzie delle Nazioni Unite dell’UNCTAD, UNEP e Global Compact.

Paola Vidotto, Direttore dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile: “La crescita dell’Accademia in ambito internazionale è motivo di orgoglio, e sottolinea la forte volontà della nostra istituzione di essere presenti non solo sull’oggi, ma anche di lavorare sul futuro del mondo marittimo. Il nostro ingresso nella IAPH ci consente di potenziare ancora la nostra riconoscibilità internazionale, che negli ultimi anni è cresciuta grazie alla partnership estere e tramite i molti progetti internazionali della nostra sezione IMSSEA, soprattutto in Africa e nel Mediterraneo”.

La Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile, con sede a Genova, ha formato nell’ultimo triennio 2019-2021 oltre 3.400 allievi, con oltre 120.000 ore di formazione erogata da più di 300 docenti, in collaborazione con oltre 100 aziende. In questo momento è aperto l’avviso di selezione per “Tecnico Superiore per la gestione dei processi di automazione in ambito portuale – Business Process Officer”, un percorso biennale post-diploma di alta formazione superiore nel settore della portualità. Obiettivo del corso è formare tecnici specializzati con conoscenze, competenze e abilità adeguate a rispondere alle nuove esigenze legate all’industria 4.0, allo sviluppo e trasformazione dei porti e all’automazione dei terminal portuali.

“Questo corso ITS è  l’unico in Italia di questa tipologia, ed è stato creato sulla base delle necessità dei terminal portuali dell’ambito ligure, in accordo con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e con le sigle sindacali. Un tale percorso didattico – unito all’ingresso nella IAPH – proietta l’Accademia verso un futuro della portualità composto di tecnologia, saperi e profonda conoscenza del mondo della logistica. Un futuro in cui il lavoro sarà sempre più specializzato, ambito nel quale la nostra istituzione si distingue e vuole continuare a migliorare”, conclude Vidotto.

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