LA SPEZIA – Alessandro Laghezza, a capo del Gruppo omonimo da 250 dipendenti e presidente dell’Associazione Spedizionieri spezzini, è stato intervistato sugli effetti della crisi nel Mar Rosso da Vimal Carlo Gabbiani per La Nazione.
Premesso, tra l’altro, che è evidente come gli attacchi dei militanti Houthi dello Yemen alle navi mercantili che devono percorrerla stiano creando non poche difficoltà al transito delle merci, ricorda che dal canale di Suez passa il 44% dell’import-export nazionale, con un valore complessivo di 150 miliardi di euro che passa attraverso il Mar Rosso dal 12 al 15% di tutti i flussi commerciali e dal 25 al 30% del traffico globale dei container.
Laghezza rileva poi che il traffico è sì calato ma non si è fermato e ha quantificato per il Porto della Spezia una flessione tra il 10 e il 15% e che comunque la nostra posizione rispetto a Gibilterra ci favorisce rispetto ai porti dell’Adriatico ma è l’avere a disposizione il retroporto di Santo Stefano a garantirci un polmone logistico, una grande area magazzini che possono risultare una carta vincente. Passando poi in rassegna gli elementi di maggiore preoccupazione, Alessandro Laghezza, valuta positivamente la missione europea di difesa armata delle navi mercantili soprattutto se il problema dovesse persistere.
Su La Nazione il testo integrale dell’intervista.