La relazione al Piano Operativo Triennale per i Porti della Spezia e di Marina di Carrara che fanno capo al Sistema del Mar Ligure Orientale prosegue nel trattare il potenziamento delle tecnologie più avanzate, come il 5G, l’intelligenza artificiale e l’Internet of Things, considerate strategiche per controllare l’intera catena logistica. Ma non solo dovranno assicurare una maggiore efficienza della catena logistica nel collegamento porto-hinterland, ma sono viste anche in ottica di miglioramento del rapporto porto-città.
di Mario Sommariva
Blockchain
Un’altra tecnologia della quale si sta comprendendo sempre di più l’importanza e le diverse applicazioni nei settori dei trasporti e della logistica, è la blockchain. L’AdSP MLOr, nell’ambito del Competence Center START 4.0, è convolta insieme ad alcuni operatori del porto della Spezia, nel progetto SMARTBOL, focalizzato sull’utilizzo della tecnologia Blockchain per la digitalizzazione della polizza di carico, smart bill of lading. Gli impieghi della blockchain possono essere diversi e per questo saranno studiate da parte dell’AdSP possibili applicazioni sia nell’ambito della PA che nel settore portuale, in linea con le norme comunitarie e nazionali al fine di incentivarne l’uso.
Nuove tecnologie e 5G
In generale, l’applicazione delle nuove tecnologie sarà estesa non solo ai fini di una maggiore efficienza della catena logistica nel collegamento porto-hinterland, ma anche in ottica di miglioramento del rapporto porto-città e direttamente collegata alle tematiche ambientali soprattutto in termini di monitoraggio footprint, certificazione dei parametri di efficientamento energetico e qualità dell’aria, rendicontazione ESG (Environment, Social and Governance).
Nell’ottica della nuova programmazione comunitaria 2021-27 sarà quindi possibile sviluppare i temi alla digitalizzazione dei monitoraggi di carattere ambientale. Tali interfacce potranno aiutare la comunità portuale a comprendere meglio l’evoluzione delle attività in sito ed aiutare l’AdSP ad accrescere le iniziative green nei porti di sua competenza.
Le innovazioni tecnologiche che l’AdSP intende promuovere e implementare nel proprio sistema portuale hanno necessità di un’adeguata infrastruttura di rete e di connettività.
Per questo verrà svolto un accurato assessment della RTP La Spezia – Marina di Carrara e verranno studiate soluzioni innovative per la gestione della manutenzione della rete stessa, dal monitoraggio in real time delle prestazioni della rete in termini prestazionali e di capacità di trasmissione dati, sia dal punto di vista della sicurezza normativa che della cyber security.
Da un punto di vista strettamente tecnologico il 5G, l’intelligenza artificiale e l’Internet of Things possono rivelarsi strategiche per controllare l’intera catena logistica, dall’organizzazione delle attività di carico e scarico, alla progettazione e gestione dei magazzini, fino alle consegne, con impatti significativi sull’efficienza delle procedure, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e sul rispetto dell’ambiente.
Studi recenti hanno infatti dimostrato come la connettività 5G sia in grado di generare numerosi benefici per il sistema portuale promuovendo l’aumento di competitività e di sicurezza per il personale, la crescita sostenibile del porto, la gestione del business responsabile nella logistica e un impatto ambientale particolarmente positivo.
Ciò si può realizzare grazie all’interconnessione delle infrastrutture portuali e di vari dispositivi come sensori, videocamere, wearable, terminali, droni e gate trasportabili, con una piattaforma centralizzata di comando e controllo per la sicurezza e il controllo accessi così da incrementare la sicurezza dell’area portuale, aumentandone ulteriormente l’attrattività turistica e commerciale.
L’AdSP intende quindi studiare, anche con forme di collaborazione pubblico privato con operatori internazionali del settore delle telecomunicazioni, soluzioni 5G adeguate alle implementazioni tecnologiche che verranno sviluppate in ottica di Porto Digitale.
Digital Trasformation dell’AdSP
L’applicazione delle tecnologie dell’Information e Communication Technology (ICT) al settore pubblico, o E-government, sta determinando una profonda trasformazione nel modo di lavorare delle pubbliche amministrazioni e nei servizi offerti all’utenza.
Le AdSP come enti “di rilevanza nazionale a ordinamento speciale” sono espressamente incluse nell’ambito di applicazione del Codice dell’Amministrazione Digitale (D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82, art. 2), il principale atto normativo in materia d’informatica che regola i rapporti tra la PA italiana e i cittadini.
D’altra parte, nella novella del 2016 alla legge n. 84/1994, il legislatore ha disegnato e qualificato l’AdSP in modo tale che, pur mantenendo la natura di pubblica amministrazione, è tenuta a svolgere la propria funzione in modo dinamico, e con una forte vocazione al compimento della missione impostole espressamente dalla legge che è quello appunto (e tra l’altro) di indirizzare, programmare e promuovere il sistema portuale-logistico.
La principale sfida è quindi quella di liberare l’amministrazione dalla burocrazia in eccesso semplificando e rendendo omogenee le prassi a livello orizzontale, intervenendo in modo deciso su (anche eliminando laddove necessario) regole, regolamenti, procedure e processi inefficaci e inutili per renderla più a misura del suo ruolo.
Nel contempo occorre migliorare insieme servizi, organizzazione e tecnologia e mobilitare l’energia dei dipendenti, favorendo la trasformazione da un’amministrazione che si limita a regolamentare e autorizzare a una che garantisce direttamente o indirettamente prestazioni ottimali ai cittadini con costi contenuti.
In questa prospettiva occorre tenere presente che la pandemia ha comunque provocato una tumultuosa accelerazione nelle modalità di lavoro da remoto che comporta, superata la fase emergenziale, un ripensamento nei modelli di relazione, nei processi decisionali, negli strumenti tecnologici da utilizzare.
In questo scenario si dispiega l’azione strategica di programmazione e attuazione degli interventi sui sistemi e sulle procedure ICT dell’AdSP del Mar Ligure Orientale che viene a collocarsi nel perimetro dei principi guida del Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione.
Verrà quindi predisposto un piano di digitalizzazione dei servizi con particolare attenzione al mondo “mobile” in modo da verificare la realizzabilità di app che possano supportare i servizi erogati o in via di erogazione.
In tal senso va approfondita l’utilizzabilità della piattaforma IO, in sinergia con i servizi già erogati dall’ente e quelli in fase di implementazione, sulla quale è già previsto il piano di attivazione del servizio.
Si prevede di implementare in via esclusiva i sistemi di identità digitale definiti dalla normativa assicurando almeno l’accesso tramite SPID per tutti i servizi on line erogati, che adotteranno primariamente il paradigma cloud, tenendo conto della necessità di prevenire il rischio di lock-in.
Tali servizi dovranno essere inclusivi e venire incontro alle diverse esigenze delle persone e dei singoli territori.
Il patrimonio informativo dell’ente deve quindi essere valorizzato e reso disponibile ai cittadini e alle imprese, in forma aperta e interoperabile. I servizi saranno quindi progettati in modo da funzionare in modalità integrata e senza blocchi proprietari esponendo le opportune API e assicurando la massima interoperabilità.
L’ente garantirà che i servizi erogati siano progettati ed erogati in modo da garantire la protezione dei dati personali e tenendo conto delle prescrizioni normative in tema di sicurezza ICT dei sistemi e delle precauzioni di cybersecurity.
I servizi digitali, saranno oggetto di verifica costante e miglioramento continuo, partendo dall’esperienza dell’utente e basandosi sulla continua misurazione di prestazioni e mediante l’utilizzo di strumenti di raccolta dati statistici e monitoraggio dei livelli di qualità (surveys) in modo da coinvolgere cittadini e operatori in ogni momento del percorso progettuale, per capire le loro necessità, generare idee e validare le scelte progettuali in corso d’opera.
Ci guida infatti la necessità di realizzare procedure online sulla base di esigenze concrete e risorse esistenti evitando sprechi, duplicazione di attività e creando servizi utili.
Nel contempo siamo orientati ad un opportuno adeguamento della metodologia e degli strumenti per la progettazione, realizzazione, gestione e monitoraggio dei servizi pubblici digitali.
Si intende proseguire la migrazione verso soluzioni cloud certificate AgID e incrementare l’utilizzo di soluzioni “Software as a Service” già esistenti mediante il riuso.
Si prevede di attivare una politica di procurement in adozione delle linee guida AgID applicando in particolare la condivisione di software acquisito dall’ente con le altre amministrazioni.
Ripensare l’organizzazione dell’Ente in ottica digitale necessita di figure di riferimento che abbiano la consapevolezza e la capacità di definire ed attuare il cambiamento. In questo senso, occorre dare piena attuazione all’Ufficio per la transizione al digitale previsto dall’art. 17 del CAD, trasformandolo da semplice adempimento in attuazione operativa. Tale impostazione consente di indirizzare le politiche di transizione digitale dell’ente in maniera trasversale in modo da superare le residue visioni di gestione parcellizzata, a compartimenti stagni, consentendo un’applicazione omogenea di parametri organizzativi, tecnici e normativi all’intera struttura.
Infrastrutture informatiche portuali
I nodi della rete telematica dell’AdSP costituiscono l’infrastruttura di connessione del traffico dati da e per i porti della Spezia e Marina di Carrara.
Oltre che assicurare la fruizione dei servizi agli operatori consentono di attivare i sistemi di sicurezza e di accesso di concerto con le altre istituzioni interessate. La corretta funzionalità viene quindi assicurata da una presenza costante sul campo.
Sono in corso gli assessment delle reti portuali in modo da rilevare gli apparati di networking effettivamente operativi e registrare la mappatura delle linee dati in modo da consentire una veloce ricognizione in caso di malfunzionamenti e un progressivo upgrade dei dispositivi.
E’ prevista una supervisione dei locali dei nodi in modo da implementare una migliore politica degli accessi e rendere più sicure le sale server. Sono previste verifiche di funzionalità della rete con analisi di flussi di traffico e stress test per rilevare eventuali guasti o perdite di funzionalità.
(31 – continua)