Le organizzazioni e i sindacati internazionali dei trasporti chiedono ai Governi di non imporre nuove restrizioni per la variante Omicron: è a rischio la catena di approvvigionamento

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Londra – Le principali organizzazioni di trasporto avvertono che la reazione istintiva dei governi alla variante Omicron stanno mettendo i lavoratori dei trasporti e la catena di approvvigionamento globale a rischio di collasso, avvertono le organizzazioni internazionali dei trasporti e i sindacati che rappresentano il trasporto stradale, aereo e marittimo.

I lavoratori dei trasporti transfrontalieri, compresi i marittimi, gli equipaggi aerei e i conducenti, devono essere in grado di continuare a svolgere il proprio lavoro e attraversare le frontiere senza norme di viaggio eccessivamente restrittive, per mantenere in movimento le catene di approvvigionamento già in difficoltà. Questa la richiesta congiunta ai governi di IATA, ICS, IRU, e ITF.

Una settimana dopo che l’OMS ha individuato il nuovo ceppo Omicron di COVID-19 come “variante di preoccupazione”, almeno 56 Paesi hanno reimposto vari gradi di restrizioni di viaggio. Le organizzazioni dei trasporti, che rappresentano più di 20 trilioni di dollari di commercio mondiale all’anno e 65 milioni di lavoratori dei trasporti globali lungo tutta la catena di approvvigionamento, chiedono la fine dell’approccio affrettato e frammentato alle regole di viaggio da parte dei governi.

Ora è il momento per i capi di stato di ascoltare i leader del settore e i lavoratori, intraprendendo insieme azioni decisive e coordinate per alleviare la tensione sulla catena di approvvigionamento e sostenere una forza lavoro di trasporto globale esausta durante l’intensa stagione delle vacanze.

Li organizzazioni esprimono frustrazione per il fatto che i governi stiano rinnegando i chiari passi fissati dai leader mondiali a settembre per

  • garantire la libera e sicura circolazione dei lavoratori dei trasporti;
  • dare priorità ai lavoratori dei trasporti per ricevere vaccini riconosciuti dall’OMS;
  • adottare protocolli di viaggio e sanitari duraturi sviluppati dall’industria per marittimi, conducenti e equipaggi aerei, come approvato da OMS, ILO, IMO e ICAO;
  • creare certificati e processi di vaccinazione armonizzati a livello globale, digitali e reciprocamente riconosciuti per dimostrare le credenziali sanitarie (compreso lo stato di vaccinazione e i risultati dei test COVID-19), che sono fondamentali per garantire che i lavoratori dei trasporti possano attraversare i confini internazionali;
  • aumentare l’offerta globale di vaccini con tutti i mezzi a nostra disposizione al fine di accelerare la ripresa delle nostre industrie.

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