Dall’analisi dei traffici entriamo oggi nella parte dedicata al futuro, cioè alle strategie di sviluppo delle attività portuali e logistiche contenute nel Piano Operativo Triennale 2022-2024 in ordine per il Portio della Spezia e il Porto di Marina di Carrara.
di Mario Sommariva
Strategie di sviluppo delle attività portuali e logistiche – politiche infrastrutturali
Il porto della Spezia
Razionalizzazione delle funzioni del porto
La strategia portante del programma di opere di infrastrutturazione dei porti della Spezia e di Marina di Carrara è rappresentata, anche per il triennio 2022-2024, dal processo di razionalizzazione e di riorganizzazione delle funzioni portuali. In effetti, la realizzazione delle opere previste nel PRP e nei documenti programmatori tuttora vigenti costituisce il mezzo attraverso il quale si introducono ordine e chiarezza, sia formale che sostanziale, negli scali marittimi di competenza dell’AdSP, che si contraddistinguono per la densità e l’intensità delle funzioni ospitate. L’insieme delle attività che l’ADSP-MLOr dovrà gestire nel prossimo triennio, congiuntamente alla loro complessità tecnica e all’elevato numero di soggetti pubblici e privati coinvolti, richiederà uno sforzo di programmazione, di gestione e di coordinamento che potrà essere affrontato solo mediante l’implementazione degli attuali metodi di lavoro con tecniche di project management, che riguarderà prioritariamente il settore tecnico dell’ente, ma che necessariamente coinvolgerà anche i settori amministrativi di supporto.
Sviluppo della funzione commerciale
Se è vero che i porti vivono dei propri traffici, per il porto della Spezia la funzione commerciale assume un valore strategico ai fini dello sviluppo economico e sociale dell’intero territorio.
Nel prossimo triennio sarà dato impulso decisivo a tutte le attività necessarie a realizzare gli ampliamenti dei moli e delle banchine previsti dal vigente PRP, attraverso un percorso condiviso e sinergico che vedrà l’apporto di investimenti pubblici e di investimenti privati facenti capo ai concessionari. In questo scenario assume particolare rilevanza l’accordo procedimentale stipulato con La Spezia Container Terminal LSCT (Contship), il principale terminalista del sistema portuale del Mar Ligure Orientale, e la realizzazione del nuovo Terminal del Golfo a cura e spese di Tarros, Arkas, Cosulich.
La sottoscrizione dell’accordo con LSCT contiene l’impegno del terminalista a presentare, nel breve periodo, una formale istanza di aggiornamento della concessione demaniale marittima, unitamente a un piano dettagliato degli investimenti che rivede la successione temporale delle opere di infrastrutturazione e ne aggiorna il valore. Sfruttando l’impulso alle attività impresso dal PNRR, la successione cronologica degli interventi è rivista e opportunamente coordinata con le opere di competenza dell’AdSP-MLOr, con l’obiettivo di approntare tutto quanto necessario per gestire l’incremento di traffici previsto per il 2026, pari a 2 milioni di TEUS/anno movimentati a fronte degli attuali 1,5 milioni circa. Nei primi sei mesi del 2021 è stato registrato un incremento del 27,6% di TEUS movimentati, che risulta particolarmente incoraggiante e costituisce un forte stimolo ad accelerare l’attuazione degli investimenti programmati.
La proposta di LSCT assegna la massima priorità all’ampliamento del terminal Ravano nelle aree a terra e a mare di Marina del Canaletto, attualmente destinate alla nautica da diporto. La nuova banchina così ottenuta avrà una lunghezza complessiva pari a 524 mt (unico fronte di accosto) e avrà a disposizione un piazzale operativo di superficie complessiva pari a 175.000 mq, con un incremento di 50.000 mq rispetto all’attuale. Al completamento del piazzale seguirà la realizzazione delle opere ferroviarie e l’installazione delle attrezzature di banchina necessarie per avviare l’attività. Nel 2021 il terminalista ha dato avvio alle attività, preliminari e propedeutiche allo sviluppo del progetto, di indagine, di sondaggio e di caratterizzazione delle aree sulle quali sorgeranno le nuove opere.
Parallelamente l’AdSP-MLOr sta curando il trasferimento dei concessionari della Marina del Canaletto nel nuovo approdo realizzato presso il molo Pagliari, e sta progettando gli interventi di rimozione dei manufatti e di demolizione delle strutture che attualmente occupano le aree destinate all’ampliamento del Ravano. Inoltre, come meglio illustrato nello specifico paragrafo, l’AdSP-MLOr ha l’obiettivo di eseguire, in opportuno coordinamento con le attività di competenza del terminalista, i dragaggi dei fondali necessari per raggiungere la profondità prevista dal PRP e consentire, così facendo, lo scalo di navi di maggiori dimensioni ed a pieno carico.
(11 – continua)