Leonardo-Oto Melara: con l’integrativo si sperimenta un nuovo orario di lavoro

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Roma – Miglioramento dei trattamenti economici dei dipendenti, rafforzamento del welfare aziendale e nuove soluzioni sperimentali per la rimodulazione dell’orario di lavoro in specifiche aree produttive pilota.

Sono questi i principali punti del nuovo contratto integrativo aziendale di Leonardo firmato nella sede di Unindustria Roma alla presenza dell’amministratore delegato e direttore generale, Roberto Cingolani, del condirettore generale, Lorenzo Mariani, del chief people & organization officer, Antonio Liotti, e dei segretari generali e nazionali deli sindacati Fim-Fiom-Uilm.

Il nuovo contratto integrativo aziendale entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024 definisce anche l’omogenizzazione dei trattamenti economici e normativi dei dipendenti, perfezionando il percorso iniziato nel 2016 con la One Company.

Per il welfare aziendale sono stati individuati nuovi strumenti di rafforzamento quali l’adeguamento del modello di assistenza sanitaria integrativa; il rafforzamento della previdenza complementare, con l’incremento della contribuzione aziendale; l’attivazione di nuove forme di tutela in favore di tutto il personale in caso di morte o invalidità permanente da malattia. Altre misure sono state previste per genitorialità, fragilità, inclusione e parità di genere, cura e supporto a vittime di violenza di genere.

Per Antonio Liotti in un contesto di trasformazione della tecnologia e del mercato del lavoro il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale conferma la volontà di cercare nuovi equilibri nell’ambito sempre più sensibile del Welfare quali salute e benessere, worklife balance, impatto ambientale”.

La parte più innovativa dell’integrativo è “la definizione di linee-guida finalizzate alla sperimentazione della rimodulazione dell’orario di lavoro, anche in ottica di riduzione, in alcune aree aziendali pilota” direttamente collegate alle attività produttive o di supporto operativo per le quali le leve di flessibilità appaiono praticabili solo attraverso percorsi graduali in grado di accompagnare l’evoluzione dalla tradizionale organizzazione del lavoro. Ciò per individuare le migliori soluzioni che contemperino le esigenze di equilibrio vita-lavoro dei dipendenti con gli obiettivi di rafforzare competitività e produttività aziendale.

La sperimentazione avrà inizio dall’ultimo trimestre del 2024 e proseguirà per un massimo di sei mesi durante i quali il personale coinvolto potrà beneficiare di misure compartecipate di riduzione dell’orario di lavoro, da fruirsi in modalità collettiva, a fronte di incrementi di produttività ed efficienza misurati secondo indicatori concordati e tarati sulle specificità dei settori di business.

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