L’interrogazione dell’ onorevole Maria Grazia Frijia sui ritardi del pensionamento anticipato dei lavoratori portuali

Tempo di lettura: 2 minuti

Roma – Una interrogazione a risposta scritta è stata presentata dall’onorevole Maria Grazia Frijia  al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministro dell’economia e delle finanze sullo stato di attuazione di misure di incentivazione al pensionamento anticipato per i lavoratori dipendenti di imprese e enti portuali.

L’onorevole Maria Grazia Frijia  lo chiede richiamandosi al decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, convertito  dalla legge 25 febbraio 2022, n. 15, “che ha previsto una serie di disposizioni, concernenti l’attuazione di misure di incentivazione al pensionamento anticipato per i lavoratori dipendenti di imprese titolari di autorizzazioni o di concessioni o da terminal portuali, asserviti allo sbarco e imbarco di persone, titolari di concessioni ai sensi dell’articolo 36 del codice della navigazione, nonché misure in favore dei dipendenti delle Autorità di sistema portuale, che applichino il contratto collettivo nazionale dei lavoratori dei porti, fortemente voluto dalle parti sociali sottoscrittrici del CCNL dei lavoratori dei porti”.

Ricorda poi l’onorevole Frijia che “a decorrere dal 2022, tali poste economiche sono costituite dall’accantonamento dell’1 per cento delle entrate proprie delle Autorità di sistema portuale, derivanti dal gettito delle tasse sulle merci sbarcate e imbarcate, la cui misura è demandata all’emanazione di un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, ai fini della definizione delle modalità di attuazione e di funzionamento del suddetto fondo”.
E ricorda che “il decreto interministeriale, come previsto dal menzionato articolo 10, comma 3-novies, avrebbe dovuto essere emanato, (sentite le parti stipulanti il CCNL dei lavoratori dei porti e la Conferenza nazionale di coordinamento delle Autorità di sistema portuale) entro 90 giorni dall’entrata
in vigore della legge di conversione 25 febbraio 2022, n. 15”,

Ebbene “a tal fine, l’interrogante evidenzia come attualmente il decreto interministeriale, in precedenza richiamato, non risulta ad oggi pubblicato, nonostante sia trascorso più di un anno dalla disposizione normativa che ha stabilito i termini di emanazione, sebbene tali misure siano particolarmente attese dagli operatori del settore, in considerazione degli effetti derivanti per i lavoratori portuali, per accedere alle prestazioni previste”

E di conseguenza chiede quali siano i motivi del ritardo nell’emanazione del decreto interministeriale e soprattutto “quali iniziative urgenti e necessarie i Ministri interrogati intendano assumere, nell’ambito delle proprie competenze, al fine della pubblicazione del decreto interministeriale richiamato, la cui effettiva applicazione risulta indispensabile, al fine dell’istituzione e della regolamentazione del Fondo per l’incentivazione al pensionamento anticipato dei lavoratori portuali di cui all’articolo 10, commi 3-septies e 3-octies, del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 febbraio 2022, n. 15” che richiamato in premessa.

Condividi :

Altri Articoli :

Iscriviti alla nostra newsletter