L’intervento del Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane Marcello Minenna al convegno nazionale di Assocad

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VILLA MARIGOLA DI LERICI (La Spezia) – La sfida nei prossimi anni tra innovazione tecnologica e il ruolo dei professionisti doganali sempre più consulenti d’impresa. 

E’ su questa linea di confine che si è stabilito un prima e un dopo al convegno nazionale e per certi versi internazionale di Villa Marigola della Associazione nazionale dei Centri di Assistenza Doganale, presieduta da Bruno Pisano, nel ripensare la professione dei doganalisti nel terzo millennio tra le molte difficoltà ma anche le tante opportunità che presenta l’attuale scenario di crisi.

Non a caso nella sua relazione Bruno Pisano ha citato un imprenditore visionario di successo come Elon Musk, per la frase “se ti alzi la mattina e pensi che il futuro sarà migliore, sarà una giornata luminosa. Altrimenti non lo sarà”.

E non a caso è stato scelto, per affrontare questa ulteriore sfida, un luogo prossimo alla comunità portuale spezzina che dell’innovazione e del rapporto d’avanguardia tra pubblico (Agenzia delle Dogane) e privati (Imprese e professionisti) è stata un modello: è infatti il primo e ancora unico caso in Italia dell’attivazione del Centro unico dei servizi, scelto ora per sperimentarlo (il Sudoco) e introdurlo in tutti i porti italiani.

Illuminante e incoraggiante è stato l’intervento al convegno del Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane professor Marcello Minenna che ha assicurato l’attenzione e la disponibilità dell’Agenzia nel collaborare per rendere tutto il sistema, ad ogni livello, sempre più efficace ed efficiente  

Già il salto dal ventunesimo al ventiduesimo secolo aveva obbligato anche gli Spedizionieri doganali, anello centrale della catena logistica, a rivedere profondamente i loro modelli di business e la loro organizzazione, proprio quando sono stati chiamati ad affrontare problemi ben più complessi come la Brexit, la Pandemia, l’Aumento costi di trasporto, il cambio della logistica dei trasporti, la fine del modello just in time, il Reshoring e l’accorciamento delle filiere produttive.

E mentre ancora stavamo cercando di analizzare e capire questi giganteschi quanto inattesi fenomeni – ha sottolineato Bruno Pisano – ci siamo trovati nel mezzo di una Guerra in Europa con conseguenze energetiche e alimentari. Sconvolgimenti che si sono abbattuti sul customs planning delle aziende”

Sconvolgimenti che hanno reso sempre più centrale il ruolo degli Spedizionieri doganali e che hanno imposto di allargare l competenze per diventare anche “i consulenti che permettono alle aziende di pianificare il loro modello doganale”.

I Centri di assistenza doganale e i doganalisti non possono più essere, cioè, “solo l’anello specializzato della catena logistica, perché quel ruolo che ha rappresentato l’ambito in cui si sono confrontate quasi esclusivamente le aziende del nostro settore, è diventato e lo diventerà sempre di più un campo di gioco nel quale sono scesi e stanno scendendo in campo molti competitor, ai quali, almeno in alcuni casi, va riconosciuta una grande forza commerciale, economica e anche professionale”.

Pisano ha poi indicato come si può vincere questa nuova sfida: “Non possiamo più limitarci alla conoscenza delle norme e delle procedure doganali, dobbiamo avere una visione ampia sulle logiche commerciali e logistiche che muovono il mercato globale nel cui ambito dobbiamo svolgere a 360 gradi il ruolo di esperti nelle materie e negli adempimenti connessi con gli scambi europei e internazionali, a supporto delle aziende che hanno la stringente necessità di integrare, nelle loro procedure, semplificazioni e opportunità che la normativa doganale mette a disposizione”.

E’ questo dunque il filo conduttore che ha portato il Porto della Spezia ad essere ancora protagonista per pianificare e gestire le trasformazioni e i cambiamenti che il mondo logistico-doganale dovrà sostenere.

Il Direttore Generale Marcello Minenna ha incoraggiato a perseguire la strada dell’innovazione rafforzando il ruolo strategico dei professionisti del settore doganale che rappresentano una preziosa risorsa per la crescita dell’azione e della cultura doganali.

Un confronto sull’analisi e sulla ridefinizione della idea stessa del Professionista in materia doganale a cui i massimi esperti hanno contribuito nella giornata di lavoro spiegando come è cambiato il mondo tra regole e nuove sfide in scenari di crisi, e quale dovrà essere il doganalista del futuro.

 

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