Lerici – Piccola perla della Liguria, Lerici è facilmente raggiungibile se siete turisti appena giunti alla Spezia, soprattutto se volete placare la vostra sete di paesaggi mozzafiato e luoghi pittoreschi.
La sua storia va ricercata nel periodo etrusco durante il quale venne fondato il primo villaggio, intorno al VII secolo a.C. In un secondo momento l’arrivo dei romani sancì la nascita di una nuova città portuale. Si arriva così all’epoca medievale in cui il controllo passò ai genovesi per poi essere venduta a Lucca. Nel 1479 fu subordinata alla Repubblica di Genova mentre dopo la sua caduta, Lerici a far parte della Repubblica della Liguria durante l’era napoleonica. Infine dopo la caduta del regno di Sardegna al quale faceva parte, divenne a far parte dell’Italia unita dal 1861.
La prima domanda che vi porrete sarà sicuramente come giungervi e come spesso accade ci sono due metodi principali: o in auto o in bus. Partendo dal centro città con l’intenzione di utilizzare la macchina la prima cosa da fare sarà seguire banalmente le indicazioni per Lerici, essendo la via per raggiungerla relativamente semplice e guidata mentre se volete usare il trasporto locale sarà necessario prendere la linea S ed L.
Oltre a godere dei bellissimi paesaggi e delle caratteristiche abitazioni, una menzione va fatta sicuramente al Castello di Lerici, fortificazione che si trova in posizione dominante sul promontorio roccioso dell’insenatura di Lerici. Fu costruito nel 1152 e subì numerose trasformazioni e per la posizione strategica, il castello fu oggetto di numerosi contendenti tra le repubbliche di Genova e Pisa. Nel 1555, ha assunto la sua attuale forma.
Al suo interno si trova un museo paleontologico aperto al pubblico dopo la scoperta di Ilario Sirigu, che nel 1987 notò alcune tracce di impronte fossili nel territorio lericino. Inutile citare la vista che avrete dalla cima della fortezza con uno spettro di paesaggi che va dalla costa ligure sino alle isole dell’arcipelago toscano.
Ora che site arrivati al centro del borgo di Lerici, ovvero nella piazza principale, il nostro consiglio è quello di visitare l’oratorio di San Rocco, fondato nel XIII secolo durante l’epidemia di peste che colpì il borgo nel XVI secolo. All’interno si possono ammirare i dipinti e le sculture degli artisti locali.
Non sempre, a cause delle temperature estive, risulta piacevole fare lunghe camminate per scoprire ogni piccolo dettaglio del luogo che ci circonda ma non preoccupatevi; se siete giunti a Lerici durante i mesi di giungo, luglio o agosto e volete rilassarvi un po, ad attendervi ci sarà una spiaggia sabbiosa dal colore biancastro con acqua cristallina e turchese. Sono disponibili tutti i comfort che ogni bagnante richiede, dallo sdraio all’ombrellone.
Dalla parte diametralmente opposta si trova San Terenzo e, anche in questo caso, troviamo un castello a dominare la tranquilla e colorata baia spezzina. La fortezza fu eretta allo scopo di difendersi dalle incursioni saracene mentre al giorno d’oggi il castello è aperto alle mostre degli artisti locali.
Non solo paesaggi e storia ma anche letteratura. Si, perché Lerici è stato il luogo d’attrazione per diversi scrittori famosi. Ad esempio, la casa bianca ad arco a San Terenzo era abitata da Percy Bysshe Shelley e Mary Shelley. Purtroppo San Terenzo è anche conosciuto come il luogo in cui Percy Bysshe Shelley annegò. Si passa anche a Lord George Byron il quale soggiornò a San Terenzo, come ospite dei Shelley, nel 1822.
Anche D.H. Lawrence si trovava qui e dopo il suo soggiorno scrisse testuali parole: “È una mattina meravigliosa, con un grande, piatto, massiccio mare blu e strane vele lontane, con una profonda luminosità di perla, e San Terenzo, tutto scintillante di rosa sulla spiaggia… è così bello che fa quasi male”. Si giunge così a maggio 1933 in cui la scrittrice inglese Virginia Woolf andò a San Terenzo e soggiornò per qualche tempo all’Hotel Miramare.
Insomma, come avrete intuito e come abbiamo scritto all’inizio, Lerici è una piccola perla della Liguria e se siete giunti alla Spezia in vacanza dovrete sentire dentro di voi un piccolo obbligo morale e visitarla senza pensarci due volte.