Italia – Battezzato “Mare Nostrum” dall’Impero Romano, il Mediterraneo è un mare dipendente dall’Oceano Atlantico, a cui è connesso a ovest tramite lo stretto di Gibilterra; lo stretto del Bosforo lo collega a nord-est al Mar Nero mentre il canale di Suez, artificiale, lo collega a sud-est al Mar Rosso e quindi all’Oceano Indiano.
Pur essendo conosciuto in tutto il mondo, soprattutto per le mete turistiche, il “nostro” mare custodisce alcune curiosità che probabilmente in pochi sanno.
Partendo dal fondale si possono trovare diversi vulcani ma tra i più pericolosi e vasti d’Europa troviamo il Marsili che, grazie ai suoi 70 km di lunghezza e 30 km di larghezza, raggiunge i 2.100 chilometri quadrati. La sua sommità tocca i 3.000 metri a 450 sotto il livello del mare.
Sempre parlando di fondali possiamo affermare come la barriera corallina non sia esclusiva dei mari tropicali ma la si può trovare molto più vicina di quanto si pensi; si estende per circa 2,5 km dalla costa di Monopoli anche se potrebbe essere molto più vasta, circa 200 km nel tratto tra Bari e Otranto.
La vastità delle sue acque, 46.000 chilometri, vanta il fatto di bagnare coste su cui risiedono circa venti nazioni diverse; esse comprendono, oltre ovviamente all’Italia, Albania, Algeria, Bosnia ed Erzegovina, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Gibilterra, Grecia, Israele, Libano, Libia, Malta, Marocco, Monaco, Montenegro, Palestina (Striscia di Gaza), Regno Unito (Akrotiri e Dhekelia), Siria, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia.
Oltre alla sua estensione, un’altra caratteristica che in pochi conoscono è la sua profondità; se quella media si aggira ai 1500 metri, lungo le coste greche supera i 5.000, toccando la quota di 5270 metri nel suo punto più basso.
Quante volto dopo aver fatto il bagno sentiamo la necessità di sciacquarci con l’acqua dolce perché sulla nostra pelle si inizia a percepire un fastidio? Questo è dovuto all’alto livello di salinità del Mediterraneo, equivalente a 38.5 PSU (Practical Salinity Units), che lo rende il mare con la salinità media maggiore rispetto a quella globale. Le variazioni che si registrano sono dovute principalmente alle stagioni che influenzano le correnti.
Queste erano le cinque curiosità sul Mar Mediterraneo, quante di queste conoscevate già?